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volmente col cav. Mengs1 trarne un argomento di dubitare della autenticità di quel nome; perocchè Plinio, a cui dobbiamo la memoria della maggior parte delle statue, che esistevano in Roma a suo tempo, morto tanti anni prima di Caracalla, non potea parlarne; e rari sono gli altri posteriori, che abbiano avuto gusto, e premura per quelle cose. Lo stesso diremo riguardo ad Agasia, di cui si parlerà qui appresso al numero X., e di altre famose statue, forse portate in Roma ne’ tempi dopo Plinio. Winkelmann parla di quell’Ercole nel Tom. 1. pag. 302. 309. 349. 392., nel Tom. iI. pag. 285., ove ne fa il confronto colla statua d’Ercole, detto il Torso di Belvedere, nella quale questo dio è anche rappresentato in atto di riposarsi, ma però sedente col braccio destro appoggiato alla coscia destra, e col sinistro (non col destro come dice Winkelmann per equivoco) alzato verso il capo, appoggiato forse alla clava, come nelle gemme, delle quali parlammo qui avanti pag. 229. Nella iscrizione posta sulla base dell’una, e l’altra statua si vede l’ω fatto così all’uso corsivo, che Winkelmann in una lettera qui avanti pag. 196. dicea non trovarsi nelle medaglie prima di Polemone re di Ponto vivuto ai tempi d’Augusto; ma poi alla pag. 282. del Tomo iI. riflette, che si trova molto prima nelle medaglie dei re di Siria. Io l’ho trovato nelle monete dei Soluntini2, che dovrebbero essere molto antiche, e in quelle degli Egiei, che devono essere state battute durante ancora la lega degli Achei3, fecondo che osserva il signor Eckhel, da cui furono pubblicate4.

VIII. Statua di bigio morato, maggiore del naturale, che si vede nel cortile del palazzo dei conservatori in Campidoglio con un’altra compagna. Vedasi Tom. I. pag. xxvij., pag. 425., e Tom. iI. pag. 13. not. b., e pag. 320. La stretta benda, che le cinge la fronte, vi ha fatto riconoscere un sovrano; e l’attitudine delle mani un prigioniero. Ma voglio qui osservare, che secondo Dione Grisostomo5, pare che quella benda fosse comune anche ai cestiarj, pugili, e pancraziasti vin-


cito-


  1. Framm. di lett. op. Tom. iI. pag. 20.
  2. Paruta Sicil. num. Tab. 113. n. 1. 6., Castelli principe di Torre Muzza Sicil. ec. vet. numi, Tab. 67. n. 2. 5.
  3. Vedi Tom. iI. pag. 271. seg.
  4. Numi vet. anecd. Tab. 8. num. 7. 9. pag. 117.
  5. Orat. 65. pag. 605. B.