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proposizione, può recarsi un torso alto un palmo, e mezzo, in basalte nero, di lavoro troppo finito per crederlo anteriore ai Greci in Egitto, tutto scritto con geroglifici, conservato nei museo Borgiano a Velletri. Plutarco racconta nella vita di Pericle, che questi fece scrivere la risposta di un oracolo sul lato destro di un lupo di bronzo, sulla fronte del quale un’altra ne aveano incisa gli Spartani.
15. Pag. 76. Pezzo di pittura fatta sulle fasce d’una mummia egiziana, forse al tempo dei Greci, o anche dopo, in cui si rappresenta la funzione d’imbalsamare un cadavere. E’ presa dal P. Kirchero1, e se ne parla alla pag. 75. not. a., e pag. 96. not. b.
16. Pag. 77. Sfinge egiziana, che sta sulla punta dell’Obelisco del sole in Campo Marzo, particolare per la bellezza del lavoro straordinaria nelle opere egiziane; e per le mani disegnate a rovescio la delira per la sinistra, e viceversa. Nella sinistra tiene una piramide. Vedi alla pag. 95. not. a. In capo ha la cuffia, solita vedersi in tante altre figure; e sulla fronte si stende un serpe, che dagli Egiziani si teneva per il Genio buono, odia Agatodemone secondo l’espressione dei Greci, o per un simbolo di esso2.
17. Pag. 106. Statuetta egiziana, di quelle, che mettevano nei sepolcri, forse per immagini dei defonti. Ha dei geroglifici dietro alle spalle sulla veste; ed ha la perrucca, che gli Egiziani solevano mettere ai morti, come scrive Clemente Alessandrino; siccome anche i viventi nella morte di qualche congiunto si lasciavano crescere i capelli, che in altro tempo non portavano per niente, come pare, che possa anche intendersi Erodoto3. Vedi alla pag. 103. in nota col. 1.
18. Pag. 107. Bassorilievo di terracotta dipinto a vari colori. Rappresenta una Sfinge barbata, probabilmente di maniera greca. Se ne dà la descrizione alla pag. 94. not. a.
19. e 20. Pag. 116. seg. Canopo bellissimo in basalte verde nella villa Albani, dato già dal Borioni nella sua Raccolta d’Antichità, rappresentato in due aspetti. Vedi pag. 117.
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