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pag. lix. Ix., cogli attributi, che convengono a sì chiaro antiquario.

9. Pag. lxxxij. * Musa, che piange sulle ceneri di Winkelmann, disegnata fu di una pasta a bassorilievo, ideata dal sig. consigliere Reiffenstein, di cui si è detto alla pag. lix.

10. Pag. 1. * Bassorilievo su di un’ara tonda del museo Capitolino, in cui sono rappresentati Mercurio, Apollo, e Diana: lavoro di molta bellezza, che Winkelmann crede etrusco, ma da poter gareggiare coi greci lavori. Vedi pag. 183. e 203. L’essere scolpito in marmo greco salino può far credere piuttosto che sia lavoro greco, e per lo stile, greco antico. Vedi appresso al numero XVIII.

11. Pag. 19. * Corniola del museo Stoschiano rappresentante Prometeo, che riunisce le membra dell’uomo, che vuol formare, spiegata da Winkelmann nella descrizione di quel museo1.

12. Pag. 42. * Tazza, o bicchiere antico di vetro lavorato al torno, esistente presso il signor D. Carlo de’ marchesi Trivulsi in Milano. Vedasene la descrizione alla pag. 35. seg.

13. Pag. 59. Figura di sacerdote egiziano tratta da una breccia gialla del Museo Pio-Clementino, dell’altezza poco meno di un palmo. Vedi la pag. 96. in nota col. 1. Questo frammento è simile ad una statuetta sedente di basalte nero alta un palmo con geroglifici alla sedia, conservata nel museo Borgiano a Velletri. Nella mano destra pare, che quella tenga una fettuccia, o corda raddoppiata; all’altro dato non ben si capisce, parendo piuttosto un bastone, su cui appoggi il dito.

14. Pag. 60. Sfinge egiziana in bronzo lunga poco meno di un palmo e mezzo, ricavata dalla Raccolta d’Antichità del conte di Caylus2, il quale la crede della più remota antichità, e secondo lo stile grandioso di quella nazione. Dice che è tutta bella, fuorchè le braccia, che non corrispondono al resto. Si è qui portata, supponendola antica, principalmente per essere scritta sul corpo, e per avere le braccia umane. Vedi pag. 16. not. a., e pag. 95. n. a. A comprovare la prima


pro-


  1. Class. 3. sect. 1. num. 2. pag. 315.
  2. Tom. I. pl. 13.