Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/422

404 D i s s e r t a z i o n e

Pietate nostra, novi aliquid operis existimet inchoandum, vel ex diversis operibus æramen, aut marmora, vel quamlibet speciem, quæ fuisse in usu, vel ornatu probabitur civitatis, eripere, vel alio transferre sine jussu tuæ Sublimitatis audeat. In seguito che i Barbari spogliarono Roma d’oro, e d’argento, e di qualche lavoro di metallo, tormentando persino la gente per obbligarla a manifestare i supposti tesori1, crebbe molto più il bisogno del bronzo principalmente, e la mania di levarlo dai pubblici monumenti. Teodorico permise ad ognuno, o piuttosto confermò l’uso di appropriarsi qualunque pezzo di metallo, che fosse caduto dagli edifizj, o altro, che più non servisse, vietando nello stesso tempo di toglierlo dai monumenti, ove era ancora al suo luogo per ornamento2. Nulladimeno facendosi sempre più strage e del bronzo, e del piombo dovunque si trovava3, togliendolo dagli Archi trionfali, e da ogni sorta di edifizio, rompendo di notte anche le statue, che a quel tempo duravano esposte in gran numero pubblicamente; quel sovrano, che osservammo tanto impegnato pel decoro della città, deputò un magistrato detto Comitiva Romana4, al quale diede speciale incombenza d’invigilare contro di quegli scellerati, che profittavano delle tenebre notturne per fare più sicuramente quel guasto. Cassiodoro ci ha conservata5 la formola d’investitura, che fu spedita per tal uopo a quel magistrato; da cui rileviamo quanto fosse ancora grande in quel tempo il numero delle statue, ed altri lavori di metallo, che ornavano la città: Si clausis domibus, ac munitis insidiari solet nequissimum votum; quanto magis in Romana civitate videtur illici, qui in plateis pretiosum reperit, quod possit auferri? Nam quidam populus


copio-


  1. S. Girolamo Epist. 127. ad Principiam virginem, oper. Tom. I. col. 954. n. 13.
  2. Cassiodoro lib. 2. epist. 7.
  3. Lo stesso lib. 3. epist. 31.
  4. Dico che lo deputò solamente, non lo creò; perchè pare dalla formola, che già vi fosse prima.
  5. lib. 7. form. 13.