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D i s s e r t a z i o n e |
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licæ, penitus neglecta maneant, sine honore, sine ornamentis, sine instauratione, & omni ex parte ruinas minentur. Quod tituli Cardinalium, illa sacra loca, quæ sacrarum reconditoria sunt reliquiarum, tot Martyrum, derelicta maneant ab illis, qui ab eorum titulis, & nominibus recipiunt honorem, & earum curam habere tenentur, tectis, portis, & muris destituantur, pecoribus exposita, herbas ad ipsa usque altaria depascentibus. In nuovo Pontefice restò prescelto di comun sentimento Urbano VI., della cui elezione pentitisi poco appresso i cardinali del partito francese, che si erano lusingati di averlo in Avignone, fu suscitato l’abominando scisma, detto per antonomasia il grande scisma d’occidente, per il quale nè Roma, nè i veri successori di Pietro ebbero pace, e tranquillità perfetta sino a Martino V. innalzato alla suprema dignità nel concilio di Costanza l’anno 1417. Essendo riuscito a questo Pontefice coll’appoggio della sua potente famiglia Colonna, e degli aderenti, di sedare sin che visse le guerre civili, e di debellare, e toglier dal mondo il bravo capitano Braccio di Montone, che per esser padrone della città, l’avea messa in tumulto per qualche anno1; cominciarono gli abitanti a fabbricare molte case, e a rifare le vecchie rovinate; il Papa a restaurare le chiese principali, che o non si erano potute restaurare colle limosine raccolte da Bonifazio IX. l’anno del giubileo 1390.2, o aveano bisogno di nuovi restauri, come la Lateranense, in cui fece anche il pavimento, che oggidì vi si vede, formato a musaico di pezzetti di porfido, di serpentino, e d’altri marmi; la chiesa della Rotonda, e quella de’ Ss. Apostoli col vicino suo palazzo, e tutte le chiese parrochiali, contribuendovi i cardinali,
- ↑ Infessura Diar. Urb. Romæ, presso l’Eccardo Tom. iI. col. 1874., e il Muratori Tom. iiI. par. 2. col. 1122., Gianantonio Campano nella vita di Braccio lib. 6. in fine, presso lo stesso Muratori, T. XIX. col. 622. Leodrisio Crivelli nella vita di Sforza Visconti, ivi pag. 672. segg.
- ↑ Vedi il P. Bzovio Annal. Tom. XV. ann. 1390. n. 4. pag. 1 37.