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fabbricata l’anno 1203. dal Pontefice Innocenzo III.1, lasciando in molti altri luoghi della città memoria delle sue rovine. Parla di molte rovine anche Teodorico a Niem2, che dice avvenuto il terremoto alli 7. di quel mese; Giovanni di Bazano nella sua Cronica di Modena presso il Muratori3; e in due lettere il Petrarca. In una4 scrive quest’uomo celebre, che la città tremò con mina di torri, e di chiese; e nell’altra al suo Socrate, riportata dall’abate de Sade nella di lui vita5, e in parte dal Bzovio non so per qual motivo all’anno 1348.6 contro l’autorità dei citati scrittori, e della Cronica d’Orvieto7, che riferiscono il terremoto all’anno seguente, lo dipinge come il più grande, che mai siasi provato in Roma dalla sua fondazione. Scrive, che fece precipitare molti antichi stupendi edifizj, tanto ammirati dai forestieri, e trascurati dagli abitanti; la Torre de’ Conti unica nel mondo per la sua singolarità, di cui ora vi rimane il basamento; e molte chiese, fra le quali buona parte della mentovata basilica di s. Paolo, il tetto della Lateranense, e qualche porzione della Vaticana8: Ecce Roma ipsa insolito tremore concussa est: tam graviter, ut ab eadem Urbe condita supra duo annorum millia tale nihil acciderit. Cecidit ædificiorum veterum neglecta civibus, stupenda peregrinis moles. Turris illa toto orbe unica, quæ Comitum dicebatur, ingentibus rimis laxata dissiluit, & nunc velut trunca caput superbi verticis hor-


rorem


  1. Fra Bartolomeo della Pugliola Cronica di Bologna, all’anno 1203., presso il Muratori Tom. XVIII. col. 248., Riccobaldo Ferrariense Hist. imper. nella vita di Enrico V. presso l’Eccardo Corp. hist. med. ævi, Tom. I. col. 1168., e presso lo stesso Muratori Tomo IX. col. 126 A., Volaterrano Comment. urban. lib. 22. pag. 659. Il Valesio nella dissertazione, che ha fatta su questa torre, inserita nella Raccolta d’opuscoli scient. e filol. del P. Calogerà, Tom. XXVIII. pag. 33. segg, non ha saputo trovare l’anno della erezione di essa.
  2. Chron. presso l’Eccardo l. c. col. 1504.
  3. Rer. Ital. Script, Tom. XV. col. 615. B.
  4. lib. 10. epist. 2. oper. pag. 873.
  5. Mém. pour la vie de François Petrarche, ec. Tom. iiI. Lib. 4. pag. 35. segg. all’anno 1349.
  6. Annal. Tom. XIV. anno 1348. n. 16. col. 1048. Lo seguita il Valesio loc. cit. p. 45. senza provarlo.
  7. Presso il Muratori loc. cit. col. 654. E.
  8. Congetturerei, che in quella occasiosione soffrisse danno la Colonna di M. Aurelio Antonino, scoramettendovisi que’ pezzi, che vi si veggono fuor di luogo in maniera da far maraviglia, e da non capirsi in qual modo sia succeduto.