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s u l l e   R o v i n e   d i   R o m a. 333

ch. P. Nerini1, si concede a titolo di custodia a Oddone, e Cencio Frangipane, l’investitura d’un Circo, senza dir quale, come cosa spettante alla Santa Romana Chiesa, da renderli liberamente qualunque volta piacerà ad esso Pontefice, e successori suoi: Lucius Episcopus Servus Servorum Dei. Dilectis filiis, nobilibus viris Oddoni, & Cincio Frajapanibus salutem, & Apostolicam Benedictionem. Quia de omnibus, quæ ad jus Sanctæ Romanæ Ecclesiæ pertinent, curam gerere, nec, ut expedit, per nos custodire possumus, fidelibus nostris, de quibus nullatenus dubitamus, secure custodienda committimus; ea propter dilecti in Domino filii, devotionem, & fidelitatem vestram erga Beatum Petrum, & nos ipsos attendentes, custodiam Circi vobis committimus, tali tenore, videlicet ut quandocumque nobis, vel alicui successorum nostrorum placuerit, libere, & absque ulla contradictione recipiamus. Datum Romæ II. kal. februarii (in vece di pridie kal., se pur non deve essere XI. kal.). Vi sone due altre bolle d’Innocenzo IV., delle quali meglio si parlerà in appresso, ove il Colosseo dicesi di proprietà della Sede Apostolica, e come tale viene conceduto alla stessa casa Frangipane; e finalmente il Papa Innocenzo III. in una lettera dei cinque luglio dell’anno 1199., e terzo del suo Pontificato, diretta all’arciprete, e chierici della chiesa de’ Ss. Sergio e Bacco2, antico titolo cardinalizio, ora distrutta3, conferma a quella chiesa il possesso, e dominio, avuto forse per eredità da qualche potente signore romano, della metà del vicino Arco di Settimio Severo, già da tempo innanzi ridotto ad uso di fortezza, co’ suoi annessi, e connessi; dicendo insieme, che l’altra metà dell’Arco la possedevano gli eredi di un certo Cimino: Medietatem arcus triumphalis, qui totus in tribus arcubus constat, de quo unus de minoribus arcubus


pro-


  1. De Templo, & Cœnob. Ss. Bonif. & Alex. append. num. XV. not. 68. pag. 407.
  2. Epist. lib. 2. epist. 192. Tom. I. p. 404.
  3. Martinelli Roma ex ethnica sacra, cap. 12. pag. 399., Piazza Gerarch. Cardin. pag. 729.