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altra sotto il Pontefice Costantino l’anno 708., durata per tre anni1; un terremoto straordinario al tempo di s. Deodato, che governò la Chiesa dall’anno 614. al 617., e in seguito di esso la pestilenza, che tolse dal mondo buon numero di gente2, e più fiera di gran lunga tornò a desolar la città sotto il Pontificato di s. Agatone, che cominciò nell’anno 678.3.

Degl’imperatori d’Oriente parea che non fosse più da farne conto, operando da tiranni per lo più, anzichè da sovrani, e da padri. L’empio, e scelerato Costante II., che si vedeva generalmente abominato in Costantinopoli per la morte data al proprio fratello Teodosio, e per le crudeltà usate contro i Cattolici, contro il Pontefice s. Martino, che rilegò in Cherson dopo molti strapazzi, e contro dell’abate Massimo, cui fece tagliar la lingua, ed una mano, perchè aderir non volle ai Monoteliti; avendo risoluto di mutar soggiorno, pensò alla prima di riportare in Roma la sede imperiale, come affermano i greci scrittori4. Partì di là, portando seco il meglio de’ suoi arredi, e tesori, nell’anno 662., con animo di non più ritornarvi; e passato il verno in Atene, al comparir della primavera andò a Taranto, e quindi in Siracusa, ove si stabilì, avendo forse poi riflettuto, che in Roma non farebbe stato più gradito che in Costantinopoli. Per acquetare alcun poco i rimorsi della coscienza, che lo travagliavano, e per poter fare nella nuova metropoli, e in Occidente quella figura, che portava l’esser suo, determinossi di ricuperare dalle mani de’ Longobardi la città di Benevento, che infatti strinse d’attedio. Ma non essendo riuscito in quella impresa, pensò di tro-


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  1. sect. 170. pag. 158.
  2. sect. 117. pag. 118.
  3. sect. 141. pag. 136.
  4. Cedreno Comp. hist. Tom. I. p. 435. seg., Zonara Annal. lib. 14. cap19. pag. 88. seg., Glica Annal. par. 4. pag. 278.