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s u l l e R o v i n e d i R o m a. |
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d’argento; e crederei anche delle statue di quelle materie, se ve n’erano rimaste, secondo che diremo qui appresso. In quanto alle fabbriche, Giornande1 dice, che non v’appiccò fuoco: Romam ingressi, Alarico jubente, spoliant tantum; non autem, ut solent gentes, ignem supponunt, nec locis sanctorum in aliquo penitus injuriam irrogavi patiuntur: ma se non vogliamo credere che sbagli, lo intenderemo, che i Goti non bruciassero tutta la città, o non v’attaccassero il fuoco quando già v’erano dentro; perocchè tutti gli altri scritori contemporanei, non veduti, o trascurati dal Bargeo, scrivono l’opposto. S. Agostino2, e Filostorgio3 parlano d’incendio. Paolo Orosio4 scrive, che furono abbruciate delle case, ma non tante quante nell’anno 700. dalla sua fondazione: Tertia die Barbari, quam ingressi fuerant urbem, sponte discedunt, facto quidem aliquantarum ædium incendio; sed ne tanto quidem, quantum septingentesimo conditionis ejus anno casus effecerat: paragone, che fa pure s. Agostino. Procopio5 non dice, che Alarico bruciasse tutta Roma, come gli fa dire il Tiraboschi, confutandolo; ma che incendiò le case vicine alla Porta Salaria, per cui entrò, e fra quelle la celebre casa di Sallustio6, la di cui maggior parte così deformata sussisteva ancora a’ suoi tempi. Marcellino Conte nella sua Cronica, all’anno 410.7 vuol, che ne andasse a fuoco una parte; e Cassiodoro8 moltissime delle più belle fabbriche: Romam venerunt, quam vastantes plurima quidem miraculorum ejus igne concremaverunt, pecunias autem abripuerunt, multosque senatorii ordinis diversis subdidere suppliciis. Comunque però variino gli storici in tal racconto, il
- ↑ De reb. getic. cap. 30.
- ↑ De Civit. Dei, lib. 1. cap. 7., lib. 3. cap. 29., Serm. 269. in nat. Apostol. cap. 56. oper. Tom. V. par. 2. col. 1290., Retract. lib. 2. cap. 43., Tom. I. col. 56.
- ↑ Eccles. hist. lib. 12. num. 3. Tom. iiI. pag. 545.
- ↑ Hist. lib. ult. cap. 39.
- ↑ De bello vandal. lib. 1. cap. 2. Tom. I. pag. 180.
- ↑ Vedi qui avanti Tom. iI. pag. 364.
- ↑ oper. Sirmondi, Tom. il. pag. 356.
- ↑ Hist. eccles. tripart. lib. i1. cap. 9. op. Tom. I. pag. 368.