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vando i condotti nel monte si sono trovati avanzi dell’acqua Giulia, che portava l’acqua a Capua. Il primo, che ne fa menzione, è Vellejo Patercolo1, e si può anche riscontrare Dione2. L’acquedotto nuovo cammina sopra il taglio antico dell’acqua Giulia, ma va più profondo per raccogliere più acqua. Uno de’ tagli della montagna è un miglio e mezzo. Oltre alle sorgenti, che debbono fornire le acque all’acquedotto, vi sono trentaquattro altre sorgenti:, che possono servire di supplemento, ec.
A r t i c o l o XI.
Notizie del museo reale a Capo di monte in Napoli,
e della biblioteca di san Giovanni Carbonara.
Ma non vogliamo parlar mai della capitale del regno di Napoli, della bella Partenope? Non è ora mio scopo ragionarvi dell’incantatrice sua situazione, quale non potrei mai abbastanza degnamente descrivervi. Dunque vengo al mio dipartimento antiquario, e scelgo oggi a parlarvi d’un museo, e d’una biblioteca. Sia il museo quello di Capo di monte, e la biblioteca quella di san Giovanni Carbonara. Il museo sta in un palazzo rimasto imperfetto a cagione della guerra di Velletri; e in esso è collocata la galleria de’ quadri, la libreria, e sopra tutto l’insigne raccolta delle medaglie, degl’intagli, e de’ camei de’ duchi di Parma. Ma questo palazzo essendo situato in un’eminenza, che signoreggia tutta la città, si arriva ad esso dopo d’aver superata la salita erta, e scoscesa con un palmo di lingua fuori; e per questo motivo i paesani non se ne pigliano tanto fastidio. Se i nostri nipoti avranno la forte di vedere dis-
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