Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
di W i n k e l m a n n. | 191 |
s’è trovato ne’ tre sinora svoltati. L’intenzione era, come m’immagino, la comodità del lettore, per trovare il titolo
d’un volume, voltato che fosse o dall’una, o dall’altra parte. Se non fosse stato posto il titolo alla fine, si stenterebbe a indovinare l’autore, il titolo in fronte essendo perduto col principio. E’ da osservarsi, che il titolo sta scritto rasente il fine d’un libro nello stesso carattere di quello del trattato, e dopo qualche spazio è replicato in carattere più grande. A piè del trattato della musica si legge in carattere piccolo, e grande φΙΛΟΔΗμΟΥ ΠƐΡΙ μΟΥСΙΚΗС. Oltre di quello il titolo era notato sopra un biglietto, che pendeva giù fuori dal volume, come si vede nelle pitture menzionate. In uno mi pare di leggere le seguenti lettere: PA XX AN1. I volumi sciolti sono scritti a colonne: quello della musica ne ha trentanove, quello della retorica ne ha trentotto, di cinque dita di larghezza, e di quaranta a quarantaquattro linee. Le colonne sono distinte per mezzo d’uno spazio largo un dito, e più; e la scrittura è bordata di linee a guisa di molti altri manoscritti. Quelle linee, che compariscono bianche, saranno siate rosse, tirate con minio, e avranno cangiato il colore nel fuoco. Il volume della musica è stato tagliato dopo il suo scioglimento in otto pezzi di cinque colonne, incollati poi in altrettanti quadri col cristallo davanti. Gli altri volumi dovranno essere distesi lunghi come sono. Il carattere degli scritti di Filodemo è di grandezza di quel carattere quadrato, in cui Gio. Lascaris Rindaceno ha fatto stampare alcuni autori greci rarissimi, Callimaco, Apollonio Rodio, l’Antologia, ec. M’ero figurato di trovare assai più antica la for-
ma |
- ↑ Leggasi Martorelli loc. cit. in additatam, pag. XXXIV., ove ne dà la figura, che noi abbiamo ripetuta, come dicemmo poc’anzi, e tenta varie spiegazioni a quelle tre mezze parole, che nel biglietto sono scritte una sopra l’altra a modo di colonna. Il codice, da cui pende il biglietto, è fatto a modo dei nostri libri, non già a rotolo.