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pio è stato due volte incendiato, e quindi restaurato da M. Aurelio e da Settimio Severo; e per conseguenza dee aver sofferti dei gran cangiamenti nell’interno. Forse che il fuoco fra le altre cose vi ha distrutti i capitelli siracusani di bronzo1, o piuttosto di bronzo di Siracusa, il quale deve essere stato una qualità particolare di bronzo composto di varj metalli; e di bronzo di Siracusa era coperto il tempio di Vesta2. L’attico suddetto, che era un’opera composta di un piccol numero di pilastri in fuori, d’una maniera barbara3, toltine due anni fa, non era certamente analogo, e corrispondente alla grandezza del tempio. Nel luogo di quelli pilastri doveano essere anticamente le Cariatidi; almeno la grandezza della figura del palazzo Farnese si accorda coll’altezza dello stesso attico, che è di circa diciannove palmi. Quella mezza figura ha circa gli otto palmi, e il canestro che sostiene col capo ne ha due e mezzo4. Quelle, che da alcuni scrittori5 sono state considerate sin ad ora per quelle Cariatidi, non lo sono certamente. V’era una specie singolare di Cariatidi6 nel sepolcro dei liberti di Sesto Pompeo, ove figure d’uomini nudi reggevano un capitello colla testa, e tenevano con ambe le mani una colonna dritta, che nulla reggeva.

§. 13. Gli ornamenti del cornicione, che posa sulle colonne, erano differenti secondo l’ordine dell’architettura dell’edifizio. Ho parlato più su d’una congettura, che m’ha dato occasione di fare un passo d’Euripide, sullo spazio aperto fra i triglifi dei tempj dorici ne’ primi tempi. Quando


in


  1. Plin. lib. 34. cap. 3. sect. 7.
  2. Plin loc. cit.
  3. Confer Stuckely’s Account of a Roman temple, in Philosoph. Transact. ann. 1720. decembr.
  4. Essendo stato restaurato il Panteon dai nominati imperatori, e per conseguenza toltene le Cariatidi secondo il discorso di Winkelmann per sostituirvi l’attico, in qual maniera potremo figurarci, che vi sia restata la Cariatide, di cui si tratta, rotta in quella guisa?
  5. Demontios. Gallus Romæ hospes, pag. 12., Nardini Roma antica, lib. 6. cap. 4. pag. 296.
  6. Montfauc. Antiq. expl. Tom, V. pl. 16. pag. 54.