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presso i Greci, e loro Pittura. 57

grifizio di cui parla Orazio1, fatto da quelle due romane pel felice ritorno d’Augusto dalle Spagne; egli però non dice a qual dio sagrificassero.

§. 9. L’altra pittura della villa Albani, scoperta alcuni anni fa in una camera d’un antico pago o borgo sulla via Appia a cinque miglia da Roma, ha un palmo e mezzo di lunghezza, e la metà di larghezza2. Vi si rappresenta un paese con fabbriche e figure d’uomini e d’animali, dipinto con molta franchezza, con grazioso colorito, e con grande intelligenza di prospettiva per la lontananza. L’edifizio principale è una porta d’un arco solo, con una trave incastrata negli stipiti e sostenuta da una catena di ferro, che scorre su una girella per alzarla o abbassarla al bisogno. Sopra l’arco v’è una stanza per la sentinella. La porta conduce a un ponte, su cui passano de’ buoi, e sotto cui scorre un fiume che va a gettarsi in mare. Sulla riva è un’alta pianta, fra i rami della quale sta una specie d’armatura di tetto, e vi si veggono pendenti delle tenie o bende alla pianta offerte3, Cosi presso Stazio4, Tideo padre di Diomede per onorar Pallade appese ad una pianta a lei sacra delle bende purpuree con orlo bianco; e così di gemme preziose ornò Serse un’altra pianta5. Sotto l’albero vedesi un sepolcro; e diffatti soleano questi presso gli antichi all’ombra delle piante elevarsi6, anzi talora da essi le piante sorgeano7. La persona, che sovr’un altro di questi sepolcri si riposa, indica qui forse la via pubblica, lungo la quale soleano i Romani costruire i loro tumuli8.

Tom. II. H §. 10. Non


  1. Carm. lib. 3. Ode 14. vers. 5.
  2. Monum. ant. num. 208.
  3. Philostr. Icon. lib. 2. n. 34.. op. Tom. iI. pag. 859., Prud. Contr. Symm. lib. 2. v. 1009.
  4. Theb. lib. 2. v. 738., & lib. 12. v. 492., E usl. Sylv. lib. 4. carm. 4. v. 92.
  5. Ælian. Var. hist. lib. 2. cap. 14.
  6. Properzio lib. 2. eleg. 13. vers. 33. e 34. desiderava che un lauro facesse ombra al suo sepolcro.
  7. Hor. Epod. 5. vers. 17i., Plin. lib. 16. cap. 44. sect. 88.
  8. Vedasi quella pittura appresso in fronte al lib. XI., incisa in rame.