Pagina:Storia delle arti del disegno II.djvu/41


presso i Greci, e loro Pittura. 35

seggo un pezzo, che verosimilmente è una rappezzatura d’un getto fallato, e che appartenne ad una giovanile statua d’uomo di grandezza naturale, di cui, oltre questo pezzo, non s’è conservata che la testa, la quale stava dianzi nel museo de’ Certosini a Roma, ed è ora nella villa Albani. Questo rappresenta le parti sessuali, che alla statua erano state aggiunte di poi; ed è rimarchevole, che interiormente in quella parte, a cui corrisponde il pettignone, veggonsi tre lettere greche ΙΠΧ lunghe un palmo, che mai non si sarebbono potute vedere se non faceasi in pezzi la statua. Montfaucon fu mal informato quando credè che la statua di M. Aurelio a cavallo fosse battuta a martello, anziché fusa1.

[... e saldavanlo.] §. 7. La saldatura nelle figure in bronzo degli antichi si scorge ne’ capelli e nelle ciocche pendenti sì ne’ prischi lavori che in quelli del fior dell’arte. Il più antico monumento, ove ciò si ravvisi, e al tempo stesso una delle più vetuste opere, è un busto femminile del museo d’Ercolano, in cui dalla fronte fino alle orecchie a quattro o cinque giri vi hanno cinquanta ricci, che sembran fatti d’un fil di ferro, grosso quanto una penna da scrivere, e vi sono l’un sull’altro saldati. I capelli di dietro sono fatti a treccia, e circondanle il capo. Nel museo medesimo ha i capelli similmente saldati una giovane testa virile; e un’altra testa, che sembra essere un ritratto, ha così attaccati sessantotto ricci, oltre quelli che le pendono sciolti sul collo, e che sono stati gettati insieme alla testa medesima. Ognuno di que’ ricci è simile ad una piccola striscia di carta rotolata e quindi tesa pei due capi, onde vien a prendere una forma spirale. Cinque e più spire hanno quelli che cadono sulla fronte: quelli che pendono sul collo ne hanno persin dodici, e tutti hanno ai due lati incisa sull’orlo una linea.


E 2 §.8. Che
  1. Diar. ital. cap. 13. princ. pag. 169.