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dai tempi d’Adriano ec. 389

§. 23. Sotto Adriano cominciarono i gran medaglioni imperiali in bronzo; ed uno bellissimo di questo imperatore1, che vedesi ora nel museo di Vienna2, essendo interamente vuoto, servì lungo tempo per sonaglio al collo del mulo d’un contadino ne’ contorni di Roma3.


    sebben guasto, posseduta già dal nostro Autore. Monum. antichi ined. Vol. I. pag. XI. [Meritano d’essere almeno qui ricordate le due grandi gemme istoriate, una del museo reale di Parigi data dal Tristan, di cui si è parlato nel Tomo I. pag. xxxj., dal Le Roy, con una dissertazione inserita nel supplemento di Poleno alle Antichità Romane di Grevio, Tomo iI., e dal Montfaucon Antiq. expl. Tom. V. par. 1. pl. 137.; e l’altra del museo reale di Vienna data dallo stesso Montfaucon pl. 138., e dal Maffei Mus. Veron. pag.CCXLV. Qualunque ne possa essere il soggetto stanti le varie opinioni di questi, e di altri scrittori, è certo che appartengono ai tempi degl’imperatori, e ad essi, o loro famiglie; e dalla bellezza del lavoro pare che non debbano credersi fatte dopo i tempi di Adriano.

  1. O come altri vogliono di Comodo.
  2. Winkelmann nella prima edizione aggiugneva qui, che sono tutti falsi i gran medaglioni di questo museo. Il signor Huber nella sua traduzione non ha omesso un tal giudizio, forse perchè nella seconda edizione tedesca fatta in Vienna sarà stato tralasciato da quegli editori, che non lo avranno creduto giusto.
  3. Di questi medaglioni incavati a modo di scatolino, o di vasetto, due ne riporta il Buonarruoti Osserv. istor. ec Tav. 36. n. 4. 5., uno di Comodo, l’altro di Giulia Augusta moglie di Settimio Severo; e nella Spiegazione, pag. 413., uno ne nomina di Nerone, e un altro d’Eliogabalo. Crede che abbiano potuto servire principalmente per vasetti d’odori.

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