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374 Storia dell’Arte greca presso i Romani ec.

§. 31. Nelle grandi opere però, ch’eseguir fece quest’imperatore, par che non abbia avuta nessuna parte la Grecia, nè ivi aveano i greci artisti alcuna occasione d’esercitarsi, poichè probabilmente in niuna greca città furono erette altre statue fuorchè quelle de’ cesari1. Che se pur talora volean onorare alcuno colla statua, ricorreano a quelle de’ celebri uomini dell’antichità, e contentavansi di cangiarne l’iscrizione; per la qual cosa sotto una statua rappresentante un eroe greco, a dispetto della dissomiglianza, incideano il nome d’un romano pretore, o di altra persona qualunque. Tale incongruenza ebbe a rinfacciare ai Rodj Dione Grisostomo che viveva a que’ tempi2.


    mezzo più facile di fare delle irruzioni nelle terre soggette all’impero, come narra lo stesso Dione. Apollodoro, di cui si e parlato qui avanti, ne fu l’architetto. Tzetze Chil. 2. hist. 34. v. 82. segg. Aggiugne questo poeta vers. 94. segg., che vi erano scrittori, i quali dicevano, che Trajano avesse le orecchie da caprone. Egli crede però, che tal racconto dovesse intendersi allegoricamente, o perchè quest’imperatore fosse petulante come un caprone, o perchè andasse una volta per luoghi dirupati, e scoscesi ad assaltare i nemici sul solo fondamento di aver inteso dire in Roma che vi fossero. Infatti nelle teste di Trajano non v’è alcun indizio di un simil difetto.

  1. A Trajano furono erette delle statue in marmo pario da tutte le città della Grecia. Pausania loc. cit.
  2. Orat. 31.

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