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338 S t o r i a   dell’A r t e   greca

Capitolino1, ed una nella villa Albani imposta ad una statua: in questa vien egli rappresentato nella sua gioventù, laddove quelle sono d’un’età più avanzata2.

[Base a lui eretta.] §. 19. Il solo pubblico monumento dell’arte di questi tempi sino a noi conservatosi è una base quadrangolare esistente sulla piazza di Pozzuolo, eretta ad onor di Tiberio da quattordici città asiatiche, le quali, dopo il terremoto per cui molto aveano sofferto, furono da lui riedificate, come appare dall’appostavi iscrizione, e sappiamo dalla storia3. Ogni città è ivi rappresentata con una figura simbolica, sotto di cui v’è il suo nome. Alcuni con ragione si son maravigliati, perchè in Pozzuolo, anzichè in Roma, sia stato eretto tal monumento; ma ciò probabilmente è stato fatto affinchè fosse veduto dall’imperatore che aveva allor fissato il suo soggiorno nella vicina isola di Capri, daddove visitava sovente i contorni di Pozzuolo, e ch’è poi morto nella villa di Lucullo sul promontorio di Miseno, senza più ritornare alla capitale4.

[Immagini di Germanico.]

§. 20. Si dà il nome di Germanico, nipote di Tiberio5, ad una bella statua esistente a Versailles, che era dianzi in Roma nella villa Montalto poscia Negroni6. Prima però di così chiamarla bisognerebbe esaminare se la testa è simile alle altre che abbiamo di questo principe, e se è dessa la testa originale della statua, ovvero posticcia. V’è nello zoccolo il nome dello scultore Cleomene, e su di esso


una


  1. Bottari Mus. Capit. Tom. iI. Tav. 5. 6.
  2. Ora non sono tanto rare; e una se ne vede nei Museo Pio-Clementino.
  3. Tacito Annal. lib. 2. cap. 47. Si rileva anche dalle medaglie battute in quella occasione coll’epigrafe: Civitatibus Asiæ restitutis.
  4. Suetonio nella di lui vita cap. 29. seg. Ornò la città d’Antiochia di molte magnifiche fabbriche, di più portici, d’un teatro, d’un tempio a onor di Giove Capitolino, di molte statue, e colonne di bronzo. Vedasi Giovanni Antiocheno cognominato Malala Hist. Chron. lib. 10. pag. 98. e 99., ove dice che Tiberio era portatissimo a innalzar fabbriche.
  5. Figlio di Druso fratello di Tiberio, poi adottato da questo per figlio. Suetonio in Tiber. cap. 15., Tacito Annal. lib. 1. c. 33., lib. 12. cap. 25.
  6. Maffei Raccolta di statue, Tav. 69. ne dà la figura troppo caricata. Se ne ha il gesso in Roma nell’Accademia di Francia.