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328 S t o r i a   dell’A r t e   greca

ben sapendosi che questo grand’uomo fu dal Senato eletto a dittatore della repubblica nel tempo che stava arando i proprj campi1. Tale stromento però non vedesi nella figura in rame pubblicatane dal de Rossi; e non so perchè Maffei2, il quale ne parla secondo questa figura, abbiala attribuita al mentovato dittatore, e ne racconti la nota istoria; poichè mancando il vomere non ha più la statua nessun rapporto con Cincinnato. Lo stesso Maffei crede altresì di ravvisare l’effigie del medesimo eroe in una gemma incisa, ma non ne adduce nessun argomento, e sembra questa altronde un lavoro moderno3.

§. 5. Se debbo dire il parer mio intorno a quella statua, io penso che, essendo essa ignuda, non possa in alcun modo esser l’effigie di Cincinnato, nè di alcun console romano. E’ quindi chiaro che debba essere una statua eroica; e, se mal non m’appongo, rappresenta Giasone allorchè fu con altri invitato da Pelia suo zio, cui era ignoto, ad un solenne sagrificio che far si doveva a Nettuno. Ebbe l’eroe l’invito mentre stava arando, e ciò forse nella statua indicar si volle col vomere: e siccome avea dovuto attraversare il fiume Anauro, erasi in fretta allacciato il calzare al piè destro, dimenticandosi del sinistro4; onde essendosi presentato così a Pelia fegli risovvenire dell’oracolo che risposto gli avea di guardarsi da colui, che a lui venisse con un solo calzare, μονοκρηπίς5. Così a mio parere s’indovina meglio che in qualunque altro modo l’intenzione dell’artista che scolpì quella statua6. Eravi pure una figura d’Ana-


creon-


  1. Cicerone De finib. lib. 2. cap. 4., Valerio Massimo lib. 4. cap. 4. num. 7.
  2. Racc. di statue, Tav. 70.
  3. Lo crede in due, Gemme ant. fig. Tomo IV. Tav. 7. g. Le figure hanno la barba. La prima ha amendue i calzari, ed ha avanti una Minerva, che le presenta una spada e una lancia. La seconda si tira su il calzare al piè destro, e ha nudo il sinistro. O sono moderne, o non hanno che fare nè con Giasone, nè con Cincinnato.
  4. Lo perdè nel fiume restandovi attaccato nel fango, come dicono tutti d’accordo gli scrittori.
  5. Apollod. Biblioth. lib. 1. cap. 9. §. 18. pag. 48., Schol. Pind. Pyth. ode 4. vers. 133 [ Apollonio Argon. lib. 1. v. 10., Igino fab. 12.
  6. Per escludere Cincinnato si può aggiu-