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riconoscono. Al quarto ripiano trovavasi il primo vestibolo del tempio, di cui ci è restato un gran pezzo della facciata con mezze colonne, e sulla piazza che v’è davanti si tiene ora il pubblico mercato. Ivi nel pavimento stava il rinomato musaico, che prende perciò il nome di Palestrina da questa città, feudo del principe Barberini, nel cui palazzo continua a servire di pavimento. Quello palazzo occupa il luogo dell’ultimo ripiano, e ivi ergeasi propriamente il tempio della Fortuna.

[... e musaico di Palestrina.]

§. 6. Leggendo noi in Plinio1, che Silla fece ivi lavorare il primo musaico che fatto siasi in Italia, è probabile che fosse questo quel medesimo che vi s’è poscia trovato; e quei che lo credon opera de’ tempi d’Adriano, non hanno miglior fondamento di quel che n’abbia la spiegazione da loro datane. Alcuni hanno creduto di vedervi rappresentato il viaggio d’Alessandro in Egitto2; ma volendo supporvi espressa una storia vera, perchè non crederemo noi che Silla abbiavi fatto effigiare un qualche avvenimento che lui risguardasse, anziché i casi altrui? Su quello principio il sig. abate Barthelemy3 per ispiegarlo più facilmente (poiché molte cose ivi indicano l’Egitto) attribuillo ad Adriano, che abbia voluto con una pittura eterna perpetuare la memoria del suo viaggio in quel regno. Ma giacché gli artisti, come altrove s’è dimostrato, generalmente non ricercavano soggetto fuori del circolo mitologico che termina col ritorno d’Ulisse in Itaca, non potremo noi qui ravvisare un qualche tratto favoloso o preso da Omero? Allora potremmo scorgervi Menelao ed Elena andati in Egitto; e con ciò renderebbesi ra-


gione


  1. lib. 6. cap. 25. sect. 64.
  2. Nella stampa datane nell’anno 1711. in grande.
  3. Explic. de la mosaïq. de Palestr. Acad. des Infcript. Tom. XXX. Mém. p. 508. [Alla pag. 504. porta le varie opinioni degli altri,che lo hanno voluto spiegare, fra i quali sono il P. Kirchero Lat. vetus & nov., ove ne dà la stampa alla pag. 101. non poco scorretta, e Ciampini Vet. monum. Tom. 1. Tabula 30. pag. 81.