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da Alessandro il Grande ec. | 279 |
ramente pagavansi, che allora per la prima volta vidersi degl’impostori scriver de’ libri sotto il falso nome d’antichi celebri scrittori1; e poichè Tolomeo Filadelfo, per gelosia di gloria in tale impresa, vietato aveva di trasportare fuori d’Egitto il papiro, allor necessario pe’ libri, si trovò a Pergamo l’arte di preparare a tal uopo la pelle d’agnello, che quindi ebbe il nome di pergamena2.
§. 7. All’amore di que’ re per le scienze congiunta era una grande inclinazione per le arti, onde sen fecero trasportar dalla Grecia de’ celebri monumenti; e vedeansi a Pergamo i due famosi lottatori, lavoro di Cefissodoro figliuolo di Prassitele3, e il quadro d’Apollodoro rappresentante Ajace fulminato (Ajax fulmine incensus)4: cioè quest’eroe quando in un naufragio suscitatogli da Pallade si salvò su uno scoglio, daddove continuava a vilipender gli dei, e ad esclamare che, malgrado il voler loro, sarebbesi salvato; onde fu con un fulmine incenerito. Lo stesso avvenimento rappresentasi fu un’antica gemma incisa5. Questa pittura sarà senza dubbio stata pagata con quella regia munificenza con cui Attalo pagò cento talenti un quadro del celebre Aristide, rappresentante un ammalato6.
§. 8. Tra gli artisti, che alla corte dei mentovati re fiorirono, quattro scultori ne rammenta Plinio, cioè Isigono, Piromaco, Stratonico, ed Antigono, i cui scritti sopra le arti erano molto pregiati; e soggiunge che molti pittori rappresentate aveano le famose sconfitte date dai due mentovati re ai Galli nella Misia7. Ci parla altresì di Soso, celebre pe’ lavori a musaico, il quale ne fece uno in Pergamo a varj colori rappresentante gli avanzi d’una cena sparsi per
ter- |
- ↑ Galen. in Hippocr. de Nat. hom. comment. 1. in fine, & comment. 2. proœm. oper. Tom. iiI. pag. 127. seg.
- ↑ Plin. lib. 13. cap. 11. sect. 21.
- ↑ idem lib. 36, cap. 5. sect. 4. §. 6. [ Del quale si è parlato qui avanti pag. 225.
- ↑ idem lib. 35. cap. 9. sect. 36. §. 1.
- ↑ Monum. ant. ined. num. 142.
- ↑ Plin. lib. 35. c. 10. sect. 36. §. 19.
- ↑ id. lib. 34. cap. 8. sect. 19. §. 24.