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262 Storia delle Arti

a Roma nel palazzo Farnese, detto perciò il Toro Farnese1(a). Dico che verosimilmente è di questi tempi, poichè Plinio riguardo a questi artisti nulla ci determina, benchè abbia fissate le epoche de’ più celebri sino a questi tempi. Si fa che tal gruppo rappresenta Zeto ed Anfione, i quali per vendicare la loro madre Antiope, presero Dirce, cui Lico padre loro sposata avea dopo il ripudio di quella, e legatala ad un toro fecerla crudelmente strascinare.

§. 10. Ci narra Plinio che tal lavoro portato fu dall’isola di Rodi a Roma: ci addita in oltre la patria di Taurisco, cioè la città di Tralli in Cilicia2, e osserva che nell’iscrizione v’erano mentovati del pari il padre d’ambi gli artefici Artemidoro, e ’l lor maestro Menecrate, tra i quali era rimasto indeciso, quale de’ due fosse stato riconosciuto da essi per vero padre, se quello che loro avea data la vita, ovvero l’altro che gli aveva istruiti nell’arte3. Questa iscrizione or più non v’è, ma il luogo più cospicuo, ove può credersi che fosse incisa, è il tronco dell’albero che serve d’appoggio alla statua di Zeto, e che è quasi tutto moderno, come la maggior parte delle figure medesime.

§. 11. Parecchi hanno scritto l’opposto4, e per quel che m’immagino, dall’aver male inteso il Vasari, il quale narra che questo gruppo è stato lavorato in un sasso solo, e senza pezzi5. Ma è chiaro che egli qui parla del gruppo qual era stato scolpito anticamente, e non vuol già dire che sia stato disotterrato senza che alcun pezzo ne mancasse. Da quest’abbaglio, e dal non avere ben distinto l’antico dal moder-


no,


  1. Veggasene la figura presso Maffei Racc. di statue, Tav. 48., e Gronovio, di cui parla Winkelmann qui appresso.
  2. Nella Caria secondo Plinio stesso lib. 5. c. 29. sect. 29., Tolomeo Geograph. lib. 5. c. 2.; o nella Lidia secondo Stefano, perchè stava nei confini di quelle due Provincie al dir di Strabone lib. 14. pag. 959. D.
  3. Plin. lib. 36. cap 5. sect. 4. §. 10.
  4. Maffei Raccolta di stat. ant. Tav. 48., Cayl. De la fculpt. & des sculpteurs anc. selon. Pline, Acad. des Inscr. Tom. XXV. Mém. pag. 325.
  5. Vite de più eccell. pittori, ec. Vita di Michelang. Tom. VI. par. 6. pag. 264.