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220 | Storia dell’Arte presso i Greci |
[Naucide.] §. 6. Naucide di Argo formò la sua Ebe d’avorio e d’oro, come la Giunone di Policleto, e vicino a questa la collocò1. Pausania non dice quali attributi le abbia dati, ma noi possiamo figurarcela con in mano la tazza in cui mescea l’ambrosia agli dei, qual vedesi effigiata quella dea della gioventù su una nota bellissima gemma, e fu due altre del museo Stoschiano, senonchè in quelle gemme è ignuda, laddove la statua era vestita.
[Dinomene] §. 7. Di Dinomene ci son noti ben pochi lavori, e Plinio non altro di lui rammenta che la statua d’un lottatore, e quella di Protesilao2 che fu il primo a saltare sul lido trojano, e fu ucciso da Ettore3. La sua figura sarà probabilmente stata distinta dall’attributo del disco, poiché superò tutti gli altri nell’abilità di gettarlo; e quindi gli è stato messo un disco ai piedi su un basso-rilievo in cui rappresentasi la sua morte4.
[Patrocle.] §. 8. Patrocle, il quarto fra i celebri scultori dell’olimpiade xcv., si è principalmente distinto per le statue de’ famosi atleti5. Lavorò pure insieme con Canaco e con altri alle trentuna statue di bronzo pel tempio d’Apollo Delfico, erette ad altrettanti capi delle greche città, che aveano avuta parte nella vittoria di Lisandro contro la flotta ateniese presso le foci del fiume Egi6. Unitamente a quelli due artisti molti altri men celebri maestri fecero le figure di molte divinità, le quali dopo la mentovata vittoria furono collocate nel medesimo tempio da Lisandro, di cui pur v’era la statua coronata da Nettuno.
[Rivoluzione della Grecia nell’olimpiade c.]
§. 9. Non molto dopo quest’epoca, cioè nell’olimpiade c. le cose della Grecia presero un altro aspetto. Epami-
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