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sero sempre sott’occhio i funesti monumenti del pericolo a cui era stata esposta la loro libertà, non vollero mai restaurare i tempj che dai Persi erano stati distrutti1. Comincia da quest’epoca quel mezzo secolo della greca storia che farà sempre memorabile, cioè dalla fuga di Serse sino alla guerra del Peloponneso2.

[Incoraggimento delle scienze e delle arti...]

§. 18. E’ questo il tempo in cui parvero tutte mettersi in azione le forze della Grecia, e tutti svilupparsi i talenti di questa nazione. Gli uomini straordinari e gli spiriti sublimi i quali aveano cominciato a formarsi nei primi movimenti che l’amor della libertà avea destati in quelle contrade, tutti comparvero a un tempo stesso. Erodoto nell’olimpiade lxxvii. andò dalla Caria in Elide, e al cospetto della Grecia tutta ivi adunata lesse la sua storia3: non molto avanti di lui Ferecide era stato il primo a scrivere in prosa4. Eschilo espose al pubblico le prime tragedie regolari in istile sublime, poiché quelle dall’invenzione della scena nell’olimpiade lxi. sinallora non erano state che balli di persone cantanti; e riportonne il premio nell’olimpiade lxxiii. S’incominciò circa questo tempo a cantare i poemi d’Omero, e nell’olimpiade lxix. Cineto siracusano ne fu il primo rapsodista5. Allor pure Epicarmo filosofo e poeta diede le prime commedie, Simonide immaginò l’elegia, Gorgia di Leonzio in Sicilia diede una forma scientifica all’eloquenza6, e a’ tempi di Socrate Antifonte mise in iscritto le orazioni e le arringhe7. Le scienze medesime furono allora per la prima volta insegnate pubblicamente in Atene da Anassagora che v’aprì scuo-


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  1. Paus. lib. 10. cap. 35. pag. 887.
  2. Thuc. lib. I. cap. 118. pag. 75., Diod. lib 12. princ. pag. 478.
  3. Vedi sopra pag. 90. not. a., e Dodwello Appar. ad Thucyd. pag. 14.
  4. Dodwell. loc. cit. pag. 4.
  5. Schol. Pind. Nem. 2. vers. 1. [ Cineto era di Chio, ora detta Schio, e il primo cantò i poemi d’Omero in Siracusa nella detta olimpiade. Eustazio Comment. in Iliad. princ. e ivi Politi n. 2. pag. 16. Ved. Tomo I. pag. 249.
  6. Diod. Sic. lib. 12. §. 53. pag. 514.
  7. Plut. Vitæ X. Rhet. in Antiph. oper, Tom. iI. pag. 832. D.