Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
d a i s u o i p r i n c i p j ec. | 179 |
sero sempre sott’occhio i funesti monumenti del pericolo a cui era stata esposta la loro libertà, non vollero mai restaurare i tempj che dai Persi erano stati distrutti1. Comincia da quest’epoca quel mezzo secolo della greca storia che farà sempre memorabile, cioè dalla fuga di Serse sino alla guerra del Peloponneso2.
[Incoraggimento delle scienze e delle arti...]
§. 18. E’ questo il tempo in cui parvero tutte mettersi in azione le forze della Grecia, e tutti svilupparsi i talenti di questa nazione. Gli uomini straordinari e gli spiriti sublimi i quali aveano cominciato a formarsi nei primi movimenti che l’amor della libertà avea destati in quelle contrade, tutti comparvero a un tempo stesso. Erodoto nell’olimpiade lxxvii. andò dalla Caria in Elide, e al cospetto della Grecia tutta ivi adunata lesse la sua storia3: non molto avanti di lui Ferecide era stato il primo a scrivere in prosa4. Eschilo espose al pubblico le prime tragedie regolari in istile sublime, poiché quelle dall’invenzione della scena nell’olimpiade lxi. sinallora non erano state che balli di persone cantanti; e riportonne il premio nell’olimpiade lxxiii. S’incominciò circa questo tempo a cantare i poemi d’Omero, e nell’olimpiade lxix. Cineto siracusano ne fu il primo rapsodista5. Allor pure Epicarmo filosofo e poeta diede le prime commedie, Simonide immaginò l’elegia, Gorgia di Leonzio in Sicilia diede una forma scientifica all’eloquenza6, e a’ tempi di Socrate Antifonte mise in iscritto le orazioni e le arringhe7. Le scienze medesime furono allora per la prima volta insegnate pubblicamente in Atene da Anassagora che v’aprì scuo-
Z 2 | la |
- ↑ Paus. lib. 10. cap. 35. pag. 887.
- ↑ Thuc. lib. I. cap. 118. pag. 75., Diod. lib 12. princ. pag. 478.
- ↑ Vedi sopra pag. 90. not. a., e Dodwello Appar. ad Thucyd. pag. 14.
- ↑ Dodwell. loc. cit. pag. 4.
- ↑ Schol. Pind. Nem. 2. vers. 1. [ Cineto era di Chio, ora detta Schio, e il primo cantò i poemi d’Omero in Siracusa nella detta olimpiade. Eustazio Comment. in Iliad. princ. e ivi Politi n. 2. pag. 16. Ved. Tomo I. pag. 249.
- ↑ Diod. Sic. lib. 12. §. 53. pag. 514.
- ↑ Plut. Vitæ X. Rhet. in Antiph. oper, Tom. iI. pag. 832. D.