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12 | Meccanismo della Scultura |
vi furono pure attaccate le braccia, e tali sono nelle due mentovate Palladi.
§. 10. Le membra che restavano staccate dal corpo della figura, attaccarvisi soleano dagli antichi, come si usa anche oggidì, con un sostegno o puntello. Ciò si osserva in alcune statue, e anche ove forse era inutile, come in un Ercole esistente nel giardino interno del palazzo Borghese, in cui l’estremità del membro virile è sostenuta da un piccolo cilindro di marmo non più grosso d’una penna da scrivere, che vi si vede tuttora fra il mentovato membro e i testicoli. Quell’Ercole si è così ben conservato, che può annoverarsi fra le più rare figure di Roma: è affatto intero, se non che gli mancano le cime di due dita del piede, che probabilmente non sarebbono tronche, se non avessero sporto in fuori dello zoccolo.
[...abbozzo.... ]
§. 11. Soleano pur gli antichi lavorare le loro statue a un dipresso come i nostri scultori, cominciando a farne l’abbozzo. Abbiamo un argomento di ciò nella figura muliebre d’un Fiume poco men che colossale, che dianzi stava nel palazzo d’Este a Tivoli, ed ora è nella villa Albani. Le parti inferiori di quella statua sono grossolanamente abbozzate, onde nelle ossa principali, ricoperte dal panneggiamento, sono stati lasciati alcuni punti sollevati che serviano di norma, e si toglievan poi quando si finiva la statua. Lo stesso si pratica anche oggidì.
[... e ultima mano.] §. 12. Quando la statua era terminata, o le si dava il pulimento e ’l lustro, prima colla pomice1, indi col piombo e col tripoli, ovvero lo scultore vi ripassava lo scarpel-
lo. |
- ↑ Plinio lib. 36. cap. 7. sect. 10. narra, che gli artisti si servivano a tale effetto di certa pietra detta nasso, cosi detta, come ivi nota Arduino, perchè si preparava in Nasso nell’isola di Creta, benché si trovasse nell’isola di Cipro. Aggiugne Plinio, che in appresso ai adoprarono altre pietre, portate dall’Armenia. Al dire di Vitruvio lib. 7. c. 9., le di cui parole si riportano qui appresso al capo IV. §. 7., si strofinavano le statue con cera consistente, ossia di candela, e con netti pannilini. Non dice però se questo si usas-