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pur il conte di Caylus i vantaggi di questo metodo, e oltre le gemme delle quali arricchì il suo museo, disegnò e copiò pur quelle che trovansi nel museo del re di Francia.
Nei Monumenti antichi inediti ec. sembra che Winkelmann abbia avuto in vista di farsi ammirare dagli antiquarj; e vedesi chiaramente ch’egli ha fatta una somma fatica per raccogliere erudizione, e farne pompa nel dilucidare gli antichi monumenti, e principalmente que’ bassi-rilievi che gli altri aveano riputati inintelligibili. Direbbesi che in tal’opera siasi lasciato trasportare dal gusto dominante in Italia, e abbia più del bisogno fatta mostra dell'immensa sua lettura. Non inutil lavoro era quello però. Così la morte non ne avesse interrotta la continuazione! Avremmo quello di cui c’ è restato il desiderio, cioè una in certo modo perfetta collezione de’ bassi-rilievi scoperti a’ tempi di Sante Bartoli, e d’altri antichi monumenti poscia disotterrati, e perciò dei più pregevoli pezzi che il sig. cardinal Albani ha raccolti.
Non tratterrommi io qui sulle molte opericciuole di Winkelmann, le quali generalmente furon cagione che maggiormente s’estendesse una più giusta idea dello studio dell’antichità, che gli antiquarj rivolgessero vieppiù la loro attenzione all’arte e al bello, considerato sì nell’idea che nell'esecuzione, e che fra i nostri tedeschi principalmente andasse sempre più guadagnando il buon gusto, e lo studio dell’arte medesima trovasse più esecutori.
Quella specie d’estasi che rapivalo ad ammirare il bello ideale d’un dorso, d’un Apollo, e d’altri simili lavori del prim’ordine, s’è diffusa in qualche modo in una parte degli animi della nostra gioventù, e gli ha accesi al sentimento del bello. Che al tutto frammescere si dovesse qualche cosa da rigettarsi, e chi potea non aspettarselo? In
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