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tessere; onde su i panneggiamenti ricevono il lume ora i fili dell’orditura, or quei della tessitura, secondo la diversa direzione delle pieghe. Di porpora generalmente tigneansi i panni di lana; ma è probabile che si desse talora quella tinta anche alle sete1. Di due colori era la porpora, una cioè d’un color violaceo2, detto da’ Greci ἰάνθινος3, che propriamente vuol dire color di mare4, e tal era la porpora di Taranto5; l’altra che era più preziosa, specialmente la tiria, somigliava pel colore alla nostra lacca6.

[...di lana...] §. 6. I drappi di lana sulle figure distinguonsi chiaramente dalle tele e dagli altri panni sottili, e l’artista francese7,

Tom. I. E e e che


  1. Ciò è indubitato, come osserva il sig. Amati nel libro ultimamente pubblicato De restitutione purpurarum, coll’autorità di più antichi scrittori cap. 31., e cap. 29. con una veste di seta così tinta trovata in un antico sepolcro in Roma unitamente ad una veste di lana finissima anche tinta di porpora.
  2. Corn. Nep. Fragm. pag. 158. ed. in us. Delph. [ Frammento ricavato da Plinio lib. 9. cap. 39. sect. 63], Column. de Purp. pag. 6.
  3. Plin. lib. 21. cap. 6. sect. 14. [Plinio lo chiama ianthino da una specie di viola detta ia; e non so capire come gli Editori Milanesi abbiano qui surrogato ὑάκινθος color di giacinto. Un tal colore, come osserva il lodato Amati cap. 4., è diverso da questo color di giacinto, del quale egli tratta nel capo 6. Questo era più cupo, e carico di quello; e sì l’uno che l’altro, come scrive lo stesso Amati cap. 3., erano diversi da quell’altro color della porpora, che gli antichi rassomigliavano al colore del mare agitato, e tra gli altri Cicerone Acad. quæst. lib. 4. cap. 33.: Mare illud, quod favonio nascente purpureum videtur; e in altro luogo presso Nonio, V. Purpurascit: Quid mare nonne cærulcum? at ejus unda, cum est pulsa remis, purpurascit: Plinio lib. 9. cap. 36. sect. 60.: Sed unde conchyliis pretia? Quid virus grave in fuco, color austerus in glauco, & irascenti similis mari? Properzio lib. 2. eleg. 76. v. 5.
    Purpureis agitatam fluctibus Hellen:
    Virgilio Georg. lib. 4. v. 374., e ivi Servio; Furio Anziate presso Aulo Gellio Noct. Att. lib. 18. cap. 11.:
    Spiritus eurorum viridis cum purpurat undas;
    e in fine anche Omero, che spesso chiama purpureo il mare, ed altri autori greci e latini citati dal P. de la Cerda nelle note al detto verso di Virgilio. Dalle quali autorità si ricava maggior lume per intendere il passo di Filostrato riportato e spiegato bene dal nostro Autore sopra pag. 307.; purché nel chiamare quel colore rosseggiante, s’intenda piuttosto di un colore livido; essendo esso di un nero misto di ceruleo, simile al ferro imbrunito. Achille Tazio nella descrizione, che da De Clitoph. & Leuc. amor. princ. del quadro, che stava nel tempio di Venere a Sidone rappresentante il ratto di Europa, scrive p. 6. edit. Salmas. che vi era dipinto il mare a due colori: la parte più vicina al lido era di colore, che tendeva al rosso; e l’altra più lontana, e più profonda era cerulea: Mari color inerat duplex: terra, enim propinquior pars subrubebat: remotior vero & profundior cærulea erat (ὑπέρυθρον καὶ κυάνεον ). Illic scopuli etiam e terra projecti extabant: quos e tumescentibus, & saxo allisis fluctibus facta spuma dealbabat. Sembra però che egli non riconosca quel color rosseggiante come un effetto dell’agitazione delle onde; ma piuttosto come un colore delle porpore che vi si pescavano; avendo detto poco prima, che dalla ispezione oculare del quadro si capiva che quello era il mare fenicio.
  4. Excerpt. Polyb. lib. 31. pag. 177., Hadr. Junius Animadv. l. 2. c. 2., Bochart Hieroz. Tom. iI. lib. 5. cap. 10.
  5. Horat. lib. 2. epist. 1. vers. 207.
  6. Intorno alla porpora, alle conchiglie dalle quali li ricavava, suoi tanti altri colori, e ai panni, che se ne tingevano, si può vedere il lodato Amati, che ne tratta con molta erudizione; che peraltro avrebbe potuto estendere a molte altre ricerche. Può vedersi anche il signor Goguet Della Orig. delle leggi, delle arti, ec. Tom. iI. part. iI. lib. iI. capo iI. art. I.
  7. Falconet Reflex. sur la sculpt. pag. 48. seqq. Œuvr. Tom. I. [Rispondendo il sig. Fal-