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394 | D e l B e l l o c o n s i d e r a t o |
sentate in iscorcio, si accusa tosto l’ignoranza o l’inabilità del pittore. Secondo questo cattivo gusto le due ovali dipinte da Mengs nella volta della galleria nella villa Albani saranno preferite alla pittura principale porta nel mezzo, opera dello stesso valente pittore, il quale quell’erroneo giudizio previde, e volle negli scorci e nella prospettiva lavorare all’uso moderno e sullo stile di chiesa, affine di dar pascolo e diletto eziandio ai meno intelligenti. Così pur talora si giudica delle arti per non parer singolare; e l’artista, che conciliar si vuole l'approvazione della moltitudine, terrà lo stesso metodo, e crederà forse di mostrare più abilità e sapere col foggiare in sasso una rete sollevata, che col formare una ben disegnata figura.
§. 22. Terzo. Deggiamo, ad imitazion degli antichi, nell’esaminare le opere dell’arte ben distinguere tra l’essenziale e l’accidentale, per non portare un giudizio ingiusto, ciò condannando di cui non si dee far caso, e per avvezzarci a prender solo in considerazione quello che è lo scopo principale del disegno. Un argomento del poco conto fatto dagli antichi di ciò che in qualche modo era estraneo alla loro scienza, si ha ne’ vasi dipinti, ove la sedia d’una figura sedente viene talora indicata con un semplice bastone perpendicolarmente posto, senza imbarazzarsi molto come siedavi poi la figura; ma nel disegno di quella vedesi tutta la loro maestría.
§. 23. Non pretendo però con questa osservazione di tutto palliare od iscusare ciò che negli antichi lavori v’ha di veramente mediocre o cattivo; ma ove, in una medesima opera, bellissima sia la figura principale, e a questa siano molto inferiori gli altri oggetti accessorj o i fuoi distintivi ed attributi, si dee conchiudere, a mio parere, che quel che v’ha d’inesatto o difforme, sia stato dagli artisti conside-
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