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196 D e l l e   A r t i   d e l   D i s e g n o


C a p o   I I I.


Osservazioni generali sullo stile etrusco... che ebbe diversi gradi ed epoche - Stile antico -- Suo passaggio allo stile posteriore — Secondo stile... osservato in varj monumenti — Paragone di questo stile col disegno degli artisti toscani — Ultimo stile dell’arte etrusca.

[Osservazioni generali sullo stile etrusco...] Dopo d’ aver esposte nel Capo precedente le nozioni preliminari sulle arti del disegno presso gli Etruschi, e dopo d’averne indicati i principali monumenti, ne esaminaremo ora le proprietà e i caratteri distintivi. E qui mi giova prima d’ogn’altra cosa avvertire che gl’indizj, ai quali discernere lo stile etrusco dal più antico greco, o siano presi dal disegno, o dal vestito, o dal costume, esser possono ingannevoli. Gli Ateniesi, al dir d’Aristide1, davano alle armi di Pallade quella forma che loro dalla dea medesima era stata prescritta; ma non può quindi sicuramente inferirsi che, ove si vede un elmo greco a Pallade o a qualche altra figura, sia quello un greco lavoro; poiché diffatti incontriamo l’elmo greco su opere indubitabilmente etrusche, come, a cagion d’esempio, nella Minerva dell’ ara triangolare della villa Borghese, e in una patera segnata con lettere etrusche nel museo del Collegio romano2.

[... che ebbe diversi gradi ed epoche.] §. 1. Si cangiò lo stile dell’arte presso gli Etruschi, come presso gli Egizi e i Greci, ed ebbe diverse epoche e gradi, cominciando, siccome già dianzi indicai, dalle più semplici

rappresentazioni, migliorando sino a che le arti furono colà


nel


  1. Panathen. Oratio, Tom. I. pag. 107. [ Dice, che Minerva insegnò l’ uso delle armi agli Ateniesi, i quali perciò solevano colle stesse sorte d’armi rappresentarla; Armorum, usum docuit, eo majores nostros ornatu induens, quo nos illam nunc solemus.
  2. Dempst. Etrur. reg. Tom, I. Tab. 4.