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p r e s s o   g l i   E t r u s c h i , ec. 187

diffatti usavano di così ornare a bassi-rilievi le bocche de’ pozzi; e Pausania1 parla d’uno, intorno a cui Pamfo scultore antichissimo avea rappresentata Cerere in desolazione pel rapimento di Proserpina. In ogni modo però, essendo i lavori de’ più antichi Greci simili a quei degli Etruschi, sempre serve quel basso-rilievo a darci un’idea del più antico stile etrusco.

[Gemme.] §. 18. Fra le gemme ho scelte in parte le più antiche, e in parte le più belle, onde formar su di esse un vero e ben fondato giudizio. Quando il leggitore avrà sotto gli occhi qualcuno de’ migliori lavori dell’arte etrusca, che pur in mezzo alla bellezza loro non fono senza difetti, saprà facilmente applicare alle opere men ragguardevoli ciò che sono per dire. Le tre gemme, di cui qui parlerò in conferma della mia opinione, sono Scarabei, come la maggior parte delle pietre incise etrusche, cioè di tal forma che dal lato rialzato e convesso rappresentano uno scarafaggio2: esse son traforate pel lungo» e non si sa ben indovinare se si portassero al collo come un amuleto, o se vi fosse unito un anello, che loro passasse in mezzo, come par verosimile, vedendosi nel museo del duca di Piombino infilata una puntina, d’oro nel pertugio di simil gemma.

§. 19. Una delle più antiche, non sol fra le etrusche, ma ben anche fra tutte le conosciute gemme, è senza dubbio quella corniola del museo Stoschiano, in cui rappresentasi


A a ij l’as-


    sig. abate Amaduzzi in appendice degli Anecdota litter. Tom. IV. pag. 519. num. 6. Una bocca di pozzo in marmo scolpito, ma tozzamente, di fogliami, animali, croci al di fuori, e con entro scanalature, si vede nel chiostro antico della Basilica Lateranense, come avverte anche lo stesso Foggini; e un’altra, su cui sono scolpite le Danaidi, si vede nel detto Museo.

  1. lib. 1. cap. 39. princ. pag. 94. [ Pamfo è il poeta citato dal nostro Autore pag. 15. e pag. 174. Questi, al dir di Pausania, registrò ne’ suoi versi, che Cerere dopo il ratto ai Proserpina sotto sembianze di una vecchia avea seduto accanto a un pozzo nelle vicinanze di Megara, e di Eleusi; non già che scolpisse questo fatto sul pozzo.
  2. Vedasene la figura a principio di questo libro, ove la gemma etrusca dei cinque eroi, descritta in questa pagina, è pur rappresentata da ambe le parti nella vera sua grandezza.