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C A R L O F E A
a i l e g g i t o r i.
Allorchè io proposi di fare in Roma una nuova edizione della Storia delle Arti del Disegno di Giovanni Winkelmann, non era mia intenzione se non di ripetere la traduzione, che ne era stata fatta in Milano l’anno 1779. in due volumi in 4°. Le tante diligenze, che quegli Editori nella loro prefazione quì appresso riferita dicevano di aver fatte, e l’impegno, che mostravano di averne preso sì per l’esattezza, e fedeltà della versione, come per li rincontri delle citazioni di autori, e per le diverse annotazioni, onde l’aveano corredata, mi facevano credere, che io potessi fidarmi a farne in quel medesimo tenore la ristampa. Ma poi riflettendo meglio su questo progetto, spinto da quel genio, che sempre ho avuto di volermi accertare, potendo, per me medesimo della verità delle promesse fatte dagli autori, e dagli editori, molti de’ quali avevo colto in fallo per lo passato1; co-
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- ↑ Vindiciae & observ. juris, vol. I.