Pagina:Storia delle arti del disegno.djvu/13


iij

l’uman genere. Lo sa pria di tutti l’inclito vostro Monarca delle Spagne Carlo III., che tanto in Voi confida per l’esecuzione de’ suoi alti affari in questa Dominante del mondo cattolico. Lo sa questa Dominante medesima, che vi riguarda per un modello di saviezza, di prudenza, e di attività. Lo sapevano, il mentovato Winkelmann, che potè colle vostre conferente vieppiù ripulire la raccolta ammirabile delle sue osservazioni; e l’Apelle sassone Mengs, che sovra tutti sperimentò gli effetti più dolci della vostra amicizia, e potè ripromettersi in Voi di un protettore delle sue onoratissime fatiche; mentre a Voi egli dovette in gran parte le sue fortune, e la celebrità del suo nome in vita, e dopo morte ancora, tanto per il busto, che gli erigeste ad eterna memoria nel Panteon fra quello di Winkelmann, dell’altro Raffaello, di Flaminio Vacca, di Annibale Caracci, e di tanti altri gran nomi; quanto per aver pubblicate a benefizio dei coltivatori delle Arti del Disegno in una vaghissima edizione le di lui opere riordinate, e corredate delle più belle vostre annotazioni. Lo conoscono con distinzione gli estimatori delle antichità, i quali a Voi sen vengono, o per farvi giudice de’ loro dubbj, o per ammirare que’ pezzi ragguardevolissimi, e singolari, che conservate come in nobil museo, frutti in parte delle premure vostre adoprate per lo scavo della villa già appartenente alla celebre antica famiglia de’ Pisoni in Tivoli,


a ij e dell’