Pagina:Storia della vita e del pontificato di Pio VII.pdf/99


LIBRO II 79


VII. E perchè debito di uno storico è il ricordare con quanta sapienza e cautela adoperavasi in questo arduo negozio il pontefice, diremo come la notizia che eransi dal Consalvi superati gli ostacoli fosse accolta in Roma e quali disposizioni adottaronsi dalla corte pontificia. I teologi, i canonisti biasimavano apertamente l'opera dei plenipotenziari del papa e le prerogative della s. sede dicevano lese. Non intendevasi come potessero le podestà secolari regolare le cose del culto, come il santo padre lo acquisto delle proprietà ecclesiastiche sanzionare con apostolico indulto dovesse, ad altre cose gravissime aggiungevano da rendere il papa peritoso nelle ratifiche. Questi come che pio e delle prerogative della sedia apostolica zelante il parere del cardinale Albani, e del p. Angelo Maria Merenda domenicano e commissario del santo ufficio facevasi a domandare. Riferivano dessi tutto dover cedere al santo desiderio di ripristinare la religione e la disciplina in un