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LIBRO II 75

al presente come in passato sono ammessi i ragguardevoli ecclesiastici che in Roma professano scienze sacre1. Una lapide collocata nell'aula dell’archiginnasio romano ricorderà ai posteri il beneficio sovrano2. Per quello che riguarda gli ordinamenti economici della città, seguendo la opinione dei moderni pubblicisti, volle su i primi di marzo statuire il libero commercio3: pochi giorni dopo, divise in settantadue paragrafi, se ne pubblicavano le norme4, e creavasi una deputazione per il regolare andamento. La medaglia solita a coniarsi per commemorare l'anniversario della elezione del pontefice questa libertà di commercio simboleggiava in una donna sedente sur uno scoglio, avente in seno frutta e fiori, a destra il rostro di una nave, a sinistra il cornucopio dell'abbondanza e un mazzo di spighe5. All’intorno della medesima era la leggenda
« COMMERCIORVM PRIVILEGIA ABOLITA. »

VI. Ma il racconto degli ordinamenti interni cede gran lunga al grande atto del concordato voluto dal rappresentante della Francia, desiderato dal santo padre. Le cose di guerra procedevano favorevolmente per Bonaparte. L'armistizio di Hohenlinden conchiuso frà l’armata francese del Reno e quella austriaca in Germania fra il mini-

  1. Quest’accademia sorta in epoca in cui se ne sentiva tutto il bisogno, ha mirabilmente prosperato sotto la pontificia protezione.
  2. Nella parete della grande aula della università romana leggesi la seguente epigrafe in lode dell'istitutore:

    PIVS . VII PONT. MAX.

    CVIVS . AVSPICIIS

    INSTITVTA . EST

    ANNO . MDCCCI.

  3. Melon, Essai politique sur le commerce. Amsterdam 1754.
    Verri, Riflessioni sulle leggi vincolanti il commercio dei grani. Roma.
  4. Motu-proprio degli undici marzo sulla grascia e libero commercio. Roma tipografia camerale 1801.
  5. La medaglia commemorativa dell’anniversario della elezione di Pio VII era stata eseguita dall'Hamerani.