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74 VITA DI PIO VII


V. E mentre il pontefice occupavasi nello stabilire i preliminari del concordato, nel consultare quanti erano in Roma personaggi illustri per la santità e per la dottrina, affine di procedere con sicurezza nell’ardue bisogna, andava ristorando i danni sofferti, promovendo con ogni studio il vantaggio dei sudditi e della sua capitale. Ad esempio di san Sotero pontefice, chiamato il padre dei poveri, stabiliva un comitato di pubblica beneficenza. I parrochi, i presidenti di ciascun rione dovevano erogare il danaro da

essi ritratto a beneficio degl'indigenti. La cassa, ove le contribuzioni imposte alla classe agiata colavano fu detta dei poveri: ad aumentaria volgeasi il papa con amorevoli eccitamenti agli ecclesiastici d’ogni grado secolari e regolari, al patriziato romano, al ceto dei negozianti e dei cittadini: generosi sudditi che intesero amorevolmente la voce del vicario di Cristo e alleviarono con i propri sacrifici i mali occasionati dalla varietà dei governi, dai pubblici sconvolgimenti, dalla miseria, conseguenza necessaria di un vivere fluttuante ed incerto. Alle orfane figlie degl'impiegati di camera aprì pietoso ospizio presso la basilica liberiana e all'oggetto fece dall'erario pubblico far l’acquisto del chiostro e della chiesa di san Paolo primo eremita. Nel desiderio di combattere gli errori, e custodire intatto il sacro deposito della fede, divenne fondatore e protettore dell'accademia romana di religione cattolica. La provvide di un piccolo assegnamento per sostenere le spese di stampe1; spedì un breve onorifico all'arcivescovo di Mira monsignor Coppola presidente di questa nobilissima istituzione, ove

  1. Venne questo prelevato dagli utili che presenta la camerale amministrazione dei lotti.