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LIBRO II 74

due mesi li venti ottobre dopo breve allocuzione1 creò cardinale dell'ordine dei preti Luigi di Borbone, infante di Spagna, arcivescovo di Siviglia, cui venne assegnata la chiesa di s. Maria della scala2. Due opere segnalarono il primo anno del suo pontificato: l'una di religiosa pietà, l'altra di provvidenza governativa: la solenne traslazione del corpo di s. Bartolomeo apostolo e di altri santi martiri dalla basilica di s. Maria in trastevere alla chiesa di s. Bartolomeo officiata dai minori osservanti all'isola tiberina, avvenuta il dì ventiquattro agosto; la bolla Post diuturnas, destinata a riformare i molti abusi che le vicende sociali introdussero nell’amministrazione del nostro stato , elaborata da una commissione di cardinali, di prelati e di uomini versatissimi negli studi amministrativi. Peraltro siccome le mire del comun padre non furono interamente adottate, così non produsse la bolla l’effetto che si attendeva3.

  1. Allocutio habita in concistorio secreto feria Il diei XX octobris MDCCC, in promotione eminentissimi ac reverendissimi domini sacrae romanae ecclesiae Ludovici de Bourbon archiepiscopi Hispalensis: « Post diuturnam moerorem, quo tandiu etc. » Romae MDCCC apud Lazzarinum.
  2. Nato da Lodovico infante di Spagna, fratello dei re Carlo III, creato anch'esso cardinale di santa chiesa da Clemente XII il giorno dieciannove decembre 1735. Dimise spontaneamente la dignità cardinalizia nelle mani di Benedetto XIV, correndo l’anno 1754.
  3. Crediamo interessante il darne un sunto, perchè siano degnamente apprezzati gli sforzi del pontefice diretti al bene dei suoi sudditi. Prendevasi in vista dal primo decreto l’amministrazione della pubblica economia ad oggetto di prevenire gl'illeciti profitti degl'impiegati sù i redditi e su le spese dello stato, parlando ancora della soppressione di vari impiegati inutili. Il secondo decreto trattava delle giurisdizioni dei tribunali civili, dei giudici e dei loro dipendenti. Volgevasi il terzo decreto sulla giurisdizione dei tribunali e dei giudici criminali, delle forme, dell’ordine dei decreti e delle persone impiegate nella fede pubblica. Disposizioni generali contenevansi nel quarto decreto. Artaud parlando di questa bolla asserisce, che diversi articoli non erano ben maturati, e che perciò, scorso appena un anno dalla sua pubblicazione cominciò quasi a cadere in dimenticanza. Storia di Pio VII del cav. Artaud di Montor. Milano 1844.