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38 VITA DI PIO VII

Roma tenuta dal re di Napoli, quando il primo decembre trentacinque cardinali stavano radunati nel vasto monistero di s. Giorgio maggiore, preparato alle spese del governo austriaco: altri se ne attendevano1. Si celebravano prima l’esequie novendiali nella chiesa di s. Pietro di detto castello2: a nome del re cattolico tremila scudi si offrirono al sacro collegio per sostenere le spese di quella ceremonia religiosa3. Chiaramonti fece l'assoluzione nel terzo e ottavo giorno: l'arcivescovo di Nisibi Cesare Brancadoro recitò l'ultimo giorno l’orazione con una facondia degna di Bossuet: l'altra per la elezione del nuovo pontefice fu pronunciata dal vescovo di Crema Antonio Gadini. Mentre queste cose operavansi in Venezia, tornava in Francia Bonaparte reduce dall’Egitto. Con l'ardimento d'un colpo, chiamando tutti a sè i poteri dello stato, mostrò vera l'antica sentenza, breve mai sempre il regno dell’orgoglio e della tirannide4. I prelati, gli addetti al servizio dei porporati, il principe Chigi venuto da Roma a Venezia per mettersi a disposizione del sacro collegio e sostenervi il suo onorevole ufficio di maresciallo, prestarono il loro giuramento in mano al cardinal Albani decano. Il conclave fu chiuso con ceremonia solenne e la guardia austriaca sotto il comando del Manfrault rimase a disposizione dei sacri elettori5.

  1. Per ordine venuto da Vienna uscirono i monaci: vi si disposero quarantatre stanze per i cardinali: la vasta libreria venne ridotta ad uso di chiesa e il coro domestico fu convertito nella sala destinata agli scrutini.
  2. Altri scrisse nel tempio di s. Marco alle spese dei fratelli Braschi nepoti del papa.
  3. Venne a tale oggetto destinato dal re dì Spagna il prelato Despuing y Dameto eletto patriarca di Antiochia ministro plenipotenziario di quel religioso monarca.
  4. Crudelia ac superba imperia, brevia magis , quam diuturna esse solent. Salust. de Repub. ordinanda.
  5. Entrarono in conclave. Albani, il duca di Yorch, Antonelli, Valenti-Gonzaga, Caraffa di Trajetto, Zelada, Calcagnini, Borgia, Caprara, Vincenti, Maury, Pignatelli, Rovarella, della Somaglia, Antonio Doria, Braschi, Carandini, Flangini, Rinuccini, Honorati, Giovannetti, Gerdil, Martinfana, Herlzan de Harras, Bellisomi, Chiaramonti, Laurenzana, Busca, Dugnani, De Pretis, Fabrizio Ruffo. Eranvi altri undici porporati impediti da insuperabili difficoltà a portarsi a Venezia. Erano questi Sentenat, Mendoza, Gallo, La Rocbefoucauld, Roban , Montroorency-Laval, Frankenberg, Migazzi, Bathyany, Ranuzzi, Zurlo. Il cardinale Antici, che avea in mano a Pio Vi rinunciato alla porpora presentavasi anch'esso a prender parte ai solenni comizi, ma non fu ammesso in conclave.