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concistoro. Onori a lui resi dalla città e dai sovrani cattolici. Visita Padova e i dintorni della laguna. Accompagnato da varî cardinali, s'imbarca sulla fregata austriaca la Bellona e dopo perigliosa navigazione entra in Pesaro. Visita Fano, ove celebra funebri uffici a sua madre. Muove per Roma, seguendo la via di Ancona, di Loreto, di Macerata. Spedisce tre cardinali a prender possesso della capitale. E festeggiato ovunque dai popoli, che vanno ad incontrarlo. Giunge a Roma, ove è ricevuto con sentimento di amore e di tenerezza, ed applaudito da qgni ordine di cittadini.


LIBRO II.


Provvidenze governative adottate da Pio VII. Leggi annonarie e giudiziarie. Favorisce il commercio ordinando il ritiro della moneta erosa. È amareggiato dai tristi casi di Napoli: colpisce delle ecclesiastiche censure coloro che disconobbero i diritti e le prerogative della chiesa. Provvede al sacro monte di pietà, accorda amnistìa pei reati politici, emana leggi contro i perturbatori della pace pubblica, fà sospendere il disseccamento delle paludi pontine. Promove Consalvi ed altri alla porpora. Traitasi, dopo la battaglia di Marengo, della concordia fra la santa sede e la Francia, e il prelato Spina è spedito nunzio apostolico a Parigi. Fonda la cassa dei poveri, l’ospizio delle orfane figlie degl'impiegati camerali, l'accademia di religione cattolica. Ammette il libero commercio in Roma e ne stabilisce le basi. Nuove vittorie e nuovi trattati di Bonaparte. Dopo la pace di Luneville fra i plenipotenziari si stabiliscono a Parigi le basi del concordato. Il console cerca concluderlo in fretta: Pio VII, che cautamente procede, interpella il parere dei cardinali e dei teologi. Và Consalvi a Parigi: sottoscrive il concordato che dopo le ratifiche, viene da lui presentato in forma pubblica al primo console. Il cardinal Caprara è spedito legato a latere in Francia: il papa dirigge un breve ai vescovi della chiesa gallicana. Difficoltà che incontra. A Pio VII è confidata la scelta del nuovo gran