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218 VITA DI PIO VII

a piedi e dalle guardie svizzere con i loro lunghi spadoni a due mani, appoggiati alle spalle. Quindici parafrenieri in assise rosse e ferraiolo violaceo con torcie accese completavano la mesta pompa. Il convoglio era chiuso da due compagnie di guardie nobili, precedute dal capitano e seguite da sette cannoni e dagli artiglieri con miccie ardenti: ultimi seguivano gli usseri civici e i carabinieri a cavallo. Discese il corteggio dal quirinale, tenne la via papale, ponte sant'Angelo, borgo nuovo, strade da ambo i lati guarnite dalla milizia cittadina e dai soldati di linea. Giunto al palazzo del vaticano, fece sosta innanzi alla statua di Costantino. Quattro padri penitenzieri collocarono in una bara il cadavere, che portato nella cappella sistina e vestito degli abiti pontificali, fu collocato sul talamo funebre con torcie accese all’intorno. A custodia del feretro rimase un drappello di guardie nobili; in salmodie continue vegliarono la notte intorno a quello i padri penitenzieri. La mattina del giorno ventitre, preceduto dal capitolo vaticano, accompagnato dalle guardie nobili e dagli svizzeri, seguito dai cardinali, fu il cadavere di Pio VII portato da otto mansionari ed esposto sopra un alto letto in mezzo alla gran nave della basilica: quindi situato nella tappella del sacramento e eollocato in modo che il popolo potesse baciargli i piedi. La sera del venticinque i cardinali creati dal defonto pontefice si recarono nella sacrestia vaticana, quindi nella cappella del coro, ove benedirono di nuovo il cadavere, che vestito degli abiti pontificali e avvolto in una coltre rossa di lama d’oro foderata in ermesino, venne collocato nella cassa di cipresso. Il cardinal Pacca coprì il volto dell’augusto defonto con velo bianco: il prelato Marazzani maggiordomo depose ai suoi piedi una borsa con monete d'oro e di argento, portanti da un lato la effigie dell’immortale pontefice e dall’altro le gesta del lungo suo regno. Chiusa la cassa in altra di piombo, rogato l'atto dai cancellieri di camera e dal notaro del maggiordomo, venne consegnata ai canonici per esser quindi collocata al di sopra della porta vicina alla cappella del coro.