Pagina:Storia della vita e del pontificato di Pio VII.pdf/389


LIBRO VIII 137

vento, il cielo era sereno, tranquillissimo il mare, per cui si navigò lentamente a forza di remi. La doppia riviera di Genova che, incantevole per le sue prospettive, si presenta a modo di anfiteatro offre un sorprendente spettacolo a chi la scorre a breve distanza dal lido. Al primo apparire delle feluche, la cima delle colline prossime al mare, la spiaggia ridente, i tetti dei villaggi situati lungo le sponde si coprivano di gente, che, facendo suonar l’aria di grida festose, agitando i fazzoletti, chiedevano di esser benedetti dal papa. Quelle voci unite al fremito dei mortai, al suono delle campane ripercosse dall’eco dei monti, venivano a consolare il cuore di Pio. Muovevano dal lido varie barchette per appressarsi alla nave, che tranquilla solcava le onde in mezzo a tante proteste di venerazione e di amore: una ne apparve governata da donne che cantando e remigando si appressò alla feluca, ov'era il papa. Curvava le ginocchia quella schiera feminea, riceveva con trasporto di affetto la benedizione del papa quindi, remigando e cantando, ritornava alla spiaggia. E già le ombre della notte si distendevano sulla superficie del golfo quando si decise di prender terra a Rapallo. I palischermi vi giungevano improvvisi per cui.tutti, e il papa istesso, vidersi costretti a prender terra sulle braccia dei marinai. Preparavasi il dì appresso un gran tavolato perchè Pio passasse comodamente dalla sponda del mare alla feluca, che dovea condurlo in Genova. Fu spettacolo commovente il vedere gettarsi in mare la gente, immergersi nell’acqua sino alla gola per fiancheggiare quella zattera e baciare i piedi al pontefice che dovea transitarvi: tanta nell'animo dei liguri è la fede, tale la devozione e il rispetto verso il vicario di Cristo! Narravasi che su i luoghi, rallegrati dalla presenza del papa, irrompea il popolo per baciare in ginocchio non che le stanze, le strade che avea percorse.

IV. Scorgevasi appena sul mare ligustico la feluca, che portava a Genova il santo padre quando le navi spagnuole ancorate nel porto e molti battelli genovesi mossero incontro al pontefice e disposti in doppia fila ne fiancheggiavano la nave. Ansioso il popolo ne attendeva