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LIBRO VII 117

rata o vera, gettava l'incertezza nei paesi dello stato, lo sgomento fra gli esteri. Malagevole impresa, che rese inutili le provvidenze del papa e costò immense somme all'erario. Noi la vedremo alzarsi minacciosa e crudele ad amareggiare gli ultimi anni di Pio. Quest’orda di scelerati non fu spenta che nel seguente pontificato.

XV. Sentivasi la necessità di un governo forte e sicuro e voleasi che la dolcezza del sovrano non ne iscemasse l'autorità, o la rigidezza l'amore. Le lettere di Consalvi che, posto in Vienna a contatto dei sovrani d'Europa, ne interpetrava la volontà e i desideri, erano ben lontane dall’autorizzare la smania di quelli, che sarebbero venuti volentieri a misure estreme, dappoichè questo giudicavano il modo di rinsavire popoli agitati da tante vicende, commossi da tanti bisogni. Avea l'occupazione straniera intéramente cambiato l'aspetto di Roma e in molta parte variate le inclinazioni e i consigli. Scarso il danaro; per lo sperpero delle case religiose, per lo spoglio dei luoghi pii inaridite le fonti della carità pubblica: gli studi degli artisti quasi deserti, i monumenti dell'antica grandezza portati in Francia, e quel che più monta, il seme di mali pensieri lasciato sul terreno da quelli, che da despoti la tiranneggiarono lungo tempo. Doveasi pertanto agire con prudenza, tener conto degli esempi e starsi alle temperate misure di un governo illuminato e paterno: questo metodo era necessario per le provincie non ancora restituite, per la guerra che apparecchiavasi nell'Italia del mezzo giorno, per i consigli di Consalvi plenipotenziario a Vienna. Più dalle amabili qualità del suo cuore che da queste considerazioni vinto Pio VII, mentre una mano porgea ai sovrani, perchè finalmente volessero restituirlo al pieno possesso dei suoi domini, l’altra stendeva ai sudditi per condonar loro le offese e rimetter le colpe di fellonia. A far cessare le rappresaglie, a fondare la vera prosperità dello stato era questo atto grandissimo e grandemente lodato. Con ansia affrettavasi il popolo intorno all’indulto annunciato da un editto del cardinal Pacca e gli animi si rassicurarono. Anche ai vescovi e ai preti, che avevano prevaricato mostra-