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102 VITA DI PIO VII

to. Interrogo quelli che il videro, e concordi mi narrano, che fu una gioia ineffabile, un movimento spontanco, uno slancio ai nuovi e ai vecchi tempi inaudito. Il viaggio trionfale e il ritorno di Pio VII mostrò vera la sentenza, che gl'interessi della chiesa meglio per le sventure, che per lieti eventi avvantaggiano. L'agitazione, che accompagna gli avvenimenti straordinari dava alla città un aspetto nuovo e imponente. Dal ponte milvio alla porta flaminia, da questa al vaticano e dal vaticano al quirinale era una insolita operosità di artieri intenti a decorare le vie di archi, di colonne, di prospettive architettoniche, di anfiteatri. Parea la lunga strada un immenso viale delle ville romane, decorato di verdura e di fiori. Un doppio ordine di gradinate, destinate agli spettatori, fiancheggiava le vie per le quali passar dovea il santo padre e il suo numeroso corteggio. Scarso era il giorno al lavoro, faticavasi la notte al chiarore delle faci, raddoppiavansi gli operai. Iscrizioni, serti di fiori, archi di mirto e di allori, vasi etruschi, emblemi e statue rendeano Roma più bella; lo spettacolo più interessante. Di fronte alla chiesa del popolo avea il senato romano temporaneamente innalzato un prospetto, che quello imitava del tempio. Le guardie capitoline custodivano il luogo ove il senato, con le assise della sua dignità, attendeva il sovrano. La munificenza di Pio quel temporaneo ornamento per opera muraria rese perenne con i disegni del Valadier. Dagli angoli estremi del doppio edificio correano a modo di anfiteatro due portici sino alla via di ripetta e del babbuino, i quali accordandosi ai due templi della piazza del popolo perleggi architettoniche, rendeano l'ingresso di Roma magnifico ed imponente. Posavano le colonne sovra una gradinata gremita di spettatori e un cornicione con semplice fregio ne coronava la sommità. Dicea una iscrizione che il senato e il popolo romano dedicava quest’opera al desiderato ritorno del sovrano e del padre. Accenneremo brevemente le più splendide dimostrazioni di affetto tributato a Pio VII, perchè non perisca la memoria dell'entusiasmo romano. I mercanti, che danno opera alla coltura delle nostre campagne, eressero un