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92 VITA DI PIO VII

che l’esercito alleato aveva sul Tago. Lagorse e il prefetto dipartimentale consegnarono il papa al valoroso Probaska colonnello del reggimento Radetzki. Austriaci, Inglesi, Napolitani lietissimi di un avvenimento di tanta importanza, resi gli onori militari al pontefice, lo accompagnarono come in trionfo a Parma e di là a Modena. Intanto mentre per ogni dove era grande rumore di uomini, armi e cavalli, il suono delle rotte napoleoniche empiva il mondo: le vecchie dinastie tornavano su i troni, che la rivoluzione e la guerra avea rovesciati: disponevasi Pio VII a rientrare nei suoi domini, A Gioacchino Murat che, forzati Barbon generale francese a cedere la fortezza di Ancona e Miollis ad abbandonare castel sant'Angelo, occupava quasi tutto lo stato pontificio, e tenea stanza in Bologna, portò il pubblico grido l'annunzio, che gli avvenimenti stringevano, che gli alleati erano su Parigi, che avvicinavasi il papa. Avrebbe egli volentieri impedito o ritardato almeno quel movimento, che abbatteva le sue segrete speranze di regno italico: ma con quali arti poteva egli creare inciampi all'uomo portato dalla provvidenza, accolto e acclamato dall'amore dei popoli? Inclinava sulle prime al partito del non riceverlo, ma spaventavasi della pubblica opinione tanto pronunciata. Mancando tempo a deliberare, gli parve miglior progetto adoperare l’arte e al generale Carascosa affidava la missione segreta di creare ostacoli, da far nascere impedimenti atti ad arrestarne il viaggio. Giungeva l'inviato murattiano sul Taro nel momento in cui dalla sponda opposta vi arrivava Pio VII. Lo vide protetto dai cavalieri ungaresi, festeggiato dal popolo, che devoto circondava la vettura e ansioso il seguiva, benedicendo a Dio, che, quando meno speravasi, avea ai figli il comun padre, alla chiesa restituita la pace. Disperò Carascosa di riuscir nell intento, dacchè vide soldati ed ufficiali delle armi napolitane, capitanate da Nugent, gareggiare col popolo, far pressa intorno alla carrozza del papa, spingerla, più clamorose degli altri sollevando le grida. Andavano disordinati, ma con lo splendore delle divise aggiungevano meraviglia e interesse allo spettacolo straordinario. Com-