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70 VITA DI PIO VII

Due decreti corsero per l'impero: il primo, che al concordato di Fontainebleau dava forza di legge: l'altro, che ne comandava l'osservanza agli arcivescovi, ai vescovi, ai capitoli della Francia e dell'Italia. L'imperatore, fatto cauto dagli eventi di guerra e dalla lettera di Pio, non osò chiedergli la esecuzione del concordato, e fu ventura, dappoichè bastava questa domanda per mettere il pontefice nel duro bivio o di dare la istituzione canonica ai vescovi dall'imperatore proposti, o di vedere sotto i suoi occhi medesimi nelle chiese della Francia e dell'Italia suscitato uno scisma. La esecuzione di tanto progetto rimandava a guerra vinta: gli eventi si opposero al desiderio e pochi mesi bastarono a distruggere il sogno di una monarchia universale e le conquiste di venti anni. Intanto nell’imperiale castello gli ordini e le prammatiche adottate interamente si variarono: un mal celato dispetto leggevasi sul volto di quanti erano custodi e carcerieri di Pio. Riprese la via di Parigi il conte di san Sulpizio generale e sopraintendente del palazzo. Davasi a pochi facoltà di vedere il papa: chi avvicinavalo, divenuto prigioniero di stato, non doveva uscir più dal castello. In corte infinite cautele adoperavansi, perchè la ritrattazione del pontefice fosse a tutti nascosta. Non si parlò della lettera, non del dolore e del pentimento di Pio: solo per atti sdegnosi videsi che la magnanima risoluzione del papa avea sconcertati grandi disegni. Le sevizie, i rigori che segnalarono la prigionia di Savona, vidersi tutti adottati, duplicati in Fontainebleau. Si volle domata la pazienza col rigore, la resistenza con le minacce: si giunse a sperare che la miseria avrebbe atterrito il pontefice e i cardinali, ma invano: che l'uno mostrossi fermo sostenitore dei diritti della santa sede, gli altri formarono un muro di bronzo intorno al pontefice, così che la storia può dire, che tutti contribuirono dal canto loro a render nulla ed inefficace quella larva di concordato. L' ira provocò la vendetta, questa non ebbe più modi, dacchè videsi impossibile l'espugnare tanta costanza. Agli abitanti della città, ai forestieri che domandavano di assistere alla mes-