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LIBRO VI 69

mava l’opera la più luminosa del senno napoleonico. Solo i buoni piansero in segreto nel vedere come abusavasi del papa prigioniero e ingannato, del quale si sopprimevano le voci e i voleri si conculcavano. Lo strepito con cui i francesi annunciarono in Roma la seguita concordia fra Pio VII e Napoleone rese cauti i romani, che non vollero prestar fede all'annunzio e il dissero o esagerato o impossibile.

XIV. Primo a subire le conseguenze di un atto, che onorò tanto Pio VII e provocò tanto sdegno fu il cardinal di Pietro. Sapeasi in corte, che posto appena in libertà, avea questi raggiunto il pontefice, e primo fra i suoi colleghi aveagli i propri sentimenti sugli articoli del concordato liberamente manifestati: il dolore e il pentimento di Pio fu creduto effetto dei suoi consigli, e si volle tener lontano dal papa un uomo d'indomato coraggio e di profonda dottrina1. Destato la notte del cinque aprile da un commesso di polizia, senza alcuna insegna di sua dignità, senza veder pur uno dei suoi colleghi, stretto dalla violenza, lasciò il castello. Questa vittima del sospetto viaggiava per Oxorre quando di buon mattimo presentavasi Lagorse colonnello per partecipare ai cardinali, e in special modo a Consalvi e a Pacca, che quel loro collega andava rilegato in una città della Francia, perchè scoperto nemico e perturbatore dello stato: che l’imperatore era con essi irritato, perchè lasciavano nella inazione il pontefice: quindi, vedi coerenza, vietavasi loro di parlar di affari al papa, di tener corrispondenza in Francia e in Italia, se pur non volevano la propria libertà compromettere. Più o meno animose furono le risposte, che s'ebbe il gendarme dai cardinali, ma tutte improntate di quello spirito, che non si arresta innanzi al pericolo, ove trattasi di compiere un sacro dovere.

  1. Napoleone temeva l’ influenza di quest’uomo insigne. Dopo la sottoscrizione dei preliminari del concordato, con sorriso ironico disse al papa « Ora che viene il cardinal di Pietro vi andrete subito a confessare » (Pacca, part. III, cap. VII)