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54 VITA DI PIO VII

per serbare all'imperatore la gloria di conchiudere il trattato fra la santa sede e la Francia. La sera del diecinove gennaro mille ottocento tredici, lasciata improvvisamente Parigi, Napoleone e Maria Luigia giunsero a Fontainebleau. Ritiraronsi modestamente i cardinali e i vescovi, che stavano alla presenza del papa, quando il potente signor della Francia entrò nella stanza e lo abbracciò e lo baciò con la tenerezza e la cordialità di un amico. Stupiva a questi atti insoliti di amorevolezza Pio VII, che nella inesauribile bontà del suo cuore le lunghe angoscie, le patite ingiurie non a Napoleone, ma all’ire inique ascrivea della polizia francese, inesorabile nel sospetto, nelle cautele spietata. Corrispose il papa amorevolmente alle dimostrazicni dell'imperatore, dappoichè mal potea nello stato di debolezza in cui era, presagir quello, che voleasi da lui. E dicasi pure: Pio amava Napoleone, e a fronte delle angustie sostenute avea sempre valutati i militari talenti, e alcune buone qualità dell’imperatore, e quegli amplessi, e quel bacio ricordò sempre con compiacenza. Non si parlò quella sera di concordato: la conversazione non ebbe interesse, dappoichè alle conferenze, agli assalti i di seguenti erano destinati.

V. E il giorno venne. Stavano l'un l'altro in atteggiamento diverso, e con l'animo agitato da cure opposte e da speranze contrarie fra loro, Napoleone e Pio VII. L'uno nel vigor della età, superbo per la grandezza dell'impero e del nome, ma mal sicuro pei nuovi casi di guerra: l'altro estenuato dal peso dei mali sofferti, dai dubbi dell'avvenire, ma sicuro in Dio. Paterne, amorevoli erano le parole del papa, ma la dolcezza, non iscemava l’autorità: aspre e crudeli suonavano le rampogne dell’imperatore, ma per queste non si sgomentava il buon vecchio. Avvezzo all'impero assoluto, spiaceva a Napoleone la resistenza opposta da Pio e concitato, e sdegnoso andava misurando a grandi passi la sala, e sollevando la voce, battea con la mano sopra lo scrittoio: della vivacità dell’alterco non solo la stanza abitata dal papa, ma risuonavano le sale vicine. Molto si scrisse in Italia, mol-