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LIBRO VI 53

sapprovasse il papa con un breve la condotta dei cardinali, che ricusaronsi dall'assistere alla ceremonia del matrimonio di Napoleone con l'austriaca arciduchessa Maria Luisa. Premio della concordia. promettevasi l'immediato ritorno dei cardinali detenuti in varie città della. Francia: esclusi dal perdono, ed impediti dal ritorno Pacca è di Pietro. Negoziatori con De Voisin inviavansi i vescovi di Treviri, di Eureux, i cardinali Doria, Dugnani, Ruffo, De Bajane, e l'arcivescovo Bertazzoli, che ebbero stanza nell’imperiale castello. Si cercò in tal modo di espugnare nelle conferenze la costanza di Pio, e di disporlo ai sacrifici, che imponevagli l'inflessibile imperatore. Cominciavasi dal rappresentargli lo stato lacrimevole della santa sede; parlavano di Roma quasi interamente spogliata del venerando suo clero: parlavano delle cattedre vescovili vedove da molti anni dei loro pastori: facévasi dagli accorti discorsi travedere possibile lo scioglimento di quei legami, che tutte le chiese, come al suo centro, congiungono alla chiesa romana. Per fare nell'animo del pontefice impressione maggiore rammentavano la dura prigionia di tanti cardinali, di tanti prelati, di tanti sudditi affezionati all’apostolica sede. Dipingevano essi con parole commoventi l'aspra condizione di rispettabili personaggi tradotti da città in città, da prigione in prigione e aggiungevano che a tanti mali unico rimaneva rimedio: la riconciliazione fra loro. Le insidiose parole agitavano l'animo del pontefice estremamente indebolito dalle sostenute sciagure. Napeleone, cui era ben noto come fosse grande il numero dei cattolici in Francia, maggiore assai di quello che comunemente credevasi, volea ad ogni costo abbattere la fermezza di Pio: volea una riconciliazione se non vera, almeno apparente. Sperò che un sistema di dolcezza avrebbe strappato dal suo labbro quelle concessioni, che la violenza non aveva ottenute, e di tutti i mezzi si valse; dei quali poteva disporre. Tanta sagacia, tante arti prevalsero finalmente. Quando i prelati francesi si avvidero che il papa opponea debole resistenza ai loro assalti, alle loro noiose insistenze cessarono dal tormentarlo,