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32 VITA DI PIO VII

cia quello della religione trionfò. Il vescovo di Nantes Giovanni Battista du Voisin recavasi ogni giorno a Saint Cloud per informare l'imperatore di ciò che discutevasi nel consiglio. Venne proposto il cambiamento dell’attuale disciplina della chiesa sulla conferma ed istituzione dei vescovi, e si richiese quale sarebbe il nuovo metodo per le istituzioni canoniche, più non esistendo il concordato del 1801. Domandavasi che fosse deciso se l’indicarlo apparteneva al concilio. La commissione dei cardinali e dei prelati creata per esaminare l'imperiale domanda, ad onta dei maneggi dei vescovi ligi alla corte, dichiarava, che non poteva il concilio nazionale abrogare quella disciplina universale, che i concili ecumenici avevano confermata. L'inutile tentativo provocò nuove misure. Si propose un decreto modellato con qualche variazione sulle promesse fatte da Pio: si desiderò di spedire una nuova deputazione a Savona per ringraziare il papa delle fatte concessioni, ma questo invio non venne decretato dall'assemblea.

XVI. Contrariati i disegni governativi, scioglievasi all’improvviso quel preteso concilio: procedevasi all'arresto dei vescovi di Tournay, di Troies, di Gand, che eransi mostrati ardenti difensori delle prorogative della sede apostolica: temevasi, che l'arbitro della Francia, dell’Italia e di tanta parte di Europa stanco delle opposizioni fatte ai suoi disegni dall'inerme pontefice, dai cardinali e dai vescovi ch'egli avea congregati per servire ai suoi desideri, potesse prorompere finalmente in qualche misura violenta. Mentre in apparenza le sessioni interrompevansi del concilio, arti nuove ponevansi in opera, perchè quei vescovi che uniti insieme fortificavansi nel loro religioso proposito, assaliti individualmente variar dovessero nelle sentenze. I ministri del culto per l'impero francese e per l'italico regno assunsero l’incarico di chiamare ad uno ad uno i prelati delle respettive nazioni per indurli a sottoscrivere un foglio, in cui promettevasi di approvare il decreto, che doveva proporsi al concilio di adottare, cioè, la clausola d’aggiungersi al concordato. Prestaronsi al comando i ministri: studiando la tendenza e il carattere dei prelati ora