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LIBRO V 9

aggiungea Pio VII, pesi le nostre ragioni alle bilancie del santuario e non a quelle della umana prudenza. Sa Iddio se amaramente ci duole il non poter dare alla Francia un attestato della nostra predilezione, e se desideriamo di rinvenire un compenso per conseguire lo scopo in modo conveniente alla circostanza, al nostro ministero, al nostro dovere. E come potremmo in affare di tanta importanza procedere con sicurezza noi che vedemmo strappati con violenza dal fianco i nostri consiglieri, noi cui fu tolto ogni mezzo pel disbrigo di tali cose, noi infine che non potemmo ottenere pur uno dei nostri segretarî? Del resto, se si vuole restituita alla chiesa la pace, è forza togliere le novità, contro le quali abbiamo sino ad ora reclamato senza profitto. Ci si renda la nostra libertà, la nostra apostolica sede: non sia ai figli negato l'avvicinarsi al loro padre, ai fedeli al loro pastore. A noi i cardinali, alle loro sedi i vescovi restituiscansi e la desiderata concordia tornerà a sorridere sulla terra. Noi non possiamo, conchiudeva egli, lasciare indifeso il patrimonio della chiesa, senza renderci spergiuri, senza mancare ai nostri essenziali doveri». 1

V. È in questo modo sublime, che Pio VII contraponeva la costanza alla forza, alle umiliazioni la preghiera, alle violenze il coraggio. Non mancavano intanto uomini tementi Iddio, che in mezzo alla divergenza di opinioni, alla tempesta che agitava la navicella di Pietro faceano sentire al popolo parole di verità. Segnalavasi fra questi l'abate Emery superiore generale di san Sulpizio. Pubblicava questi i nuovi opuscoli dell'abate Fleury, cui aggiungeva i suoi scritti. Fu letto il suo libro in Francia e in Alemagna, fu letto in Italia e piacque. Lo accusava Fouché: deferivasi l'affare al consiglio di stato. L'egregio teologo andava perduto senza la valida difesa del signor di Fontanes, che il disse dotto professore della parigina università,

  1. Imponeva Pio VI al cardinal Caprara di comunicar la sua lettera al cardinale Maury, che aveva scritto al santo padre in questa circostanza medesima.