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LIBRO IV 225

passaggio si affrettavano sulle vie che doveva percorrere. Il viaggio da Chiavari ad Alessandria, che durò sette giorni, fu segnalato da commoventi episodi. Il generale Mariotti subentrava Boisard: montato il papa col suo seguito a bordo di una filuca, venuta testè da Toscana, giunse sul far dell'alba a san Pietro in Arena: presa la via della Bocchetta per Campo Morone e Navi, toccò Alessandria. In quella città munita videsi accolto rispettosamente dalla famiglia Castellani che all’affiitto pontefice prodigava affettuose e tenere cure. In quella città, ove si trattenne due giorni era raggiunto dagli altri famigliari, venuti da Roma: il medico Porta, l'ajutante di camera Morelli: non concedeasi il seguirlo al sagrista Menocchio, confessore del papa: Correvano a schiere gli abitanti di quei paesi per salutare il pontefice: vedeansi respinti: contrariati nel pio desiderio, baciavano la terra sulla quale era egli passato. Scortato dal Boisard, passò innanzi a Torino la mattina del diecisette luglio. Rifiutavasi il principe Borghese di farsi carceriere di quelli di cui nacque suddito. Proseguendo il viaggio trascorse rapidamente il Piemonte. Passò nel villaggio di sant'Ambrogio la notte. Dopo breve riposo rimontato in vettura si diresse a Montcenisio, ove giunse la sera del lunedì: corteggiato da quei buoni religiosi, si trattenne nell’ospizio tre giorni. In questo venerando asilo della carità era concesso al cardinal Pacca avvicinarsi al pontefice, baciargli la mano e trattenersi con lui pochi istanti. La mattina del venti luglio si ripose in viaggio: mentre cambiavasi i cavalli a Montmaillant, ultima città della Savoja, una folla di popolo venuto anche da Chambery approsimavasi al papa domandando la benedizione. Il cardinal Pacca entrava in Lumpin nella carrozza del santo padre. Doveano però separarsi a Grenoble l'uno per proseguire il viaggio di Francia, l'altro per essere tradotto alla fortezza di Fenestrelle orrido luogo per inclemenza di cielo, per asprezza di clima detta la Siberia d'Italia.

XXXVI. Sapeasi da varî giorni in Grenoble che doveva giungere Pio VII. Stanziava in quella città prigioniera di guerra la guarnigione di Saragozza. Implorò dessa la fa-

Giucci. — Vita di Pio VII