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220 VITA DI PIO VII

pugnate perlustranti la strada che dovea percorrere il santo padre. Radet passando lasciava ordini. Giunti innanzi alla porta mentre si attaccavano alla vettura i cavalli di posta, prese il papa a lagnarsi dolcemente col generale, rimproverandogli la menzogna che lo avrebbe portato dal generale Miollis, la violenza con cui erasi fatto partire da Roma, senza seguito, sprovvisto di tutto, con i soli abiti che aveva in dosso. Risposegli, che ben presto lo avrebbero raggiunto alcune delle persone, che avea domandate, col necessario equipaggio. Per suo ordine spiccavasi dal seguito un gendarme a cavallo con l’animo di chiedere a Miollis il sollecito invio di quanto si desiderava dal papa. Erano poco distanti da Roma, allorchè il papa fecesi a domandare al cardinal Pacca se aveva danaro. Questi che era stato guardato a vista e non aveva avuto il tempo opportuno per disporsi alla partenza, risposegli negativamente. Ambo sorrisero poichè videro che a tre paoli e mezzo riducevasi la somma della quale potea disporre il sovrano e il suo primo ministro. Pio VII tenendo in mano il papetto che solo rimanevagli, disse a Radet «di tutto il mio principato vedete quello che ora posseggo ». Si giunse alla storta. Dichiaravasi soddisfatto Radet, che tutto fosse riuscito pacificamente senza spargimento di sangue: rispondevagli Pacca, che non era il papa chiuso in luogo munito per opporre valida resistenza alle armi: Miollis peraltro spediva rapporti al signore della Francia, mercè il quale faceasi a dirgli che Roma stavasi tranquilla. Allo staccarsi dei cavalli, i postiglioni, i quali avevano riconosciuto il papa, si genuflessero a lui dinnanzi in atto ossequioso per implorare la sua benedizione. Il fece Pio, e volgendo ad essi affettuose parole: coraggio, miei figli, dicea, coraggio ed orazione. Per celare l'illustre vittima allo sguardo di tutti con grave incomodo del prigioniero si vollero calate le cortine della carrozza. Proseguivasi rapidamente il viaggio: un ora prima della mezza notte giungeasi in una umile locanda di Radicofani, ove dopo una cena, frugale prendeva il papa riposo. Non omise Radet di dare rapporto di quanto accadeva al generale Miollis. Il papa che avea corse